Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Senza dirgli “STRONZO” potresti liquidarlo con un semplice “Mo và a caghèr !!!
COME SI DICE STRONZO IN BOLOGNESE?
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-il-tempo-becca-prodi-che-fa-jogging-con-scorta-e-auto-blu-a-53869.htm
Buongiorno Giuseppe,hai la mia stima per i tuoi interventi nel blog.
In questo caso sono assolutamente d’accordo con te, ho smesso di leggere Repubblica, La Stampa, con i suoi difetti è un giornale interessante,ma l’unica cosa è prendere un pò qua un pò là , tenere sempre le antenne accese, lo spitiro critico ai massimi livelli, sono tempi brutti, molto brutti
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X Luca G.
Sono un lettore de La Stampa dal 1974…come puoi immaginare…conosco molto bene il giornale….ma da quando ho iniziato a ….frequentare il web…anche La Stampa con alcuni suoi giornalisti ha “incominciato” a “deludermi”… Uno di questi è proprio Riotta, che, nel duro botta-risposta tra la “precaria” Di Domenico e la figlia del giuslavorista Pietro Ichino, si è espresso per la Ichino…A Riotta, ricordo i suoi inizi …con i “compagni” de Il Manifesto, sfugge una cosa: i giornalisti non vengono più considerati degli “oracoli”…ma sono condizionati da rapporti economici e “familismi amorali”, anche loro…Ti confesso che mi è passata la voglia di leggere i giornali, appunto per non sorbirmi le elucubrazioni mentali di questi…”professionisti” dell’informazione.
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=576
Dedicato a Gianni Riotta…
Hai capito Riotta! gli è mancata una Tatcher all’Italia, per questo simo nella M…elma.
Incredibile!
http://www.lastampa.it/2013/04/09/esteri/la-forza-pop-di-maggie-alla-fine-ha-sedotto-i-nemici-F4Ybi9apA5DvfazC8n43HJ/pagina.html
Gentile Itriano, che piacere! Grazie della visita. Se non sono indiscreto: impareggiabile D’Agostino chi? Grazie del consiglio libresco. Questo non è un Blog, è una Clinica dove curo tifosi malati, questoè lo spazio della libreria e della multimedialità che ho affidato a Lex Luthor. Si discute in punta di fioretto (qui; là , in punta di siringa). Ero per i Beatles ma so riconoscere il valore.
Se mi ridai i tuoi recapiti telefonici, sarebbe meglio. Scrivimi, se credi, a roberto.beccantini@fastwebnet.it.
Ciao Roberto,
per merito dell’impareggiabile D’Agostino, ritrovo la tua firma su un giornale che altrimenti non leggerei: che piacere! Alla Stampa mi avevano detto della tua pensione, ora scopro anche questo blog che non mi sembra lo spazio migliore per scriverti, ma meglio di niente.
Questo spazio sembra essere per i libri (l’antico vizio, quando è così radicato è impossibile da perdere) quindi ti dico della mia ultima lettura: LIFE, BIOGRAFIA DI kEITH RICHARDS. Molto carino, poco astioso, anche se, naturalmente, di parte. Se da un lato ci sono le vicende note (la roba, il travagliato rapporto con Anita Pallenberg, quello con Mick Jagger), dall’altro il libro ci fa capire quanto a lui piaccia suonare, quanto fare musica sia davvero la sua vita piuttosto che una specie di mezzo per raggiungere e ottenere chissà che altro. Questo lo fa appartenere a quella schiera, più ristretta di quanto non sembri, dei musicisti veri.
I miei recapiti telefonici sono gli stessi, se hai salvato i messaggi di quando eri alla Stampa.
Lex: tutti o quasi si ricordano solo i demeriti della Tatcher. Che pena. Una persona di statura politica che ancora oggi, dopo più di vent’anni, darebbe lezioni a chiunque.
Solo Repubblica riesce a mettere Prodi, Reagan e la Tatcher nella stessa frase!…..what a sadness….