Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/04/23/news/francesco_guccini_contro_i_manifesti_di_sal_hanno_offeso_e_tradito_la_mia_locomotiva_-33814699/?ref=HREC1-9
Ciao Ezio, ho pensato a te.
Gentile Lex, mea culpa mea culpa mea maxima culpa. Lo so. Centro culturale multimediale: le ho affidato e intitolato la biblioteca proprio per questo.
Beck, fai male a non prendere in considerazione il fratello più giovane e più ricco del teatro (il cinema). Ogni tanto dovresti….soprttutto ti accorgi di come i grandi kolossal odierni (spesso costruiti a computer) copiano, scopiazzano e fotocapiano idee viste da trent’anni fa indietro……
Accetto il consiglio libresco.
P.s.: che poi “Libridine”, più che una biblioteca strictu sensu dovrebbe essere un centro culturale multimediale. ;-))
Buona domenica, caro Lex. Da tempo ho sacrificato il cinema sull’altare dei libri. Adoro la magìa della parola scritta. A proposito, ti consiglio – volessi mai rinfrescare la consecutio tattica del calcio, dagli albori ai giorni nostri – La piramide rovesciata di Jonathan Wilson.
Ieri sera ho visto un bel film, di cui avevo sentito parlare, su RaiStoria.
“La mia generazione” con Silvio Orlando, Claudio Amendola, Francesca Neri e Stefano Accorsi. Racconta di un viaggio per una traduzione da parte di una squadra di carabinieri (di cui Orlando è il capitano), da un carcere di massima sicurezza sino a Milano, di un terrorista (Amendola) che deve incontrare la sua ragazza. Il viaggio è un continuo confronto tra due punti di vista (Orlando/Amendola) con continue riflessioni sulla società . Incredibilmente Amendola, solitamente interprete nelle parte del coatto, recita molto bene in questo ruolo drammatico. Superfluo dire di Orlando e della Neri. Nel finale poi si svela il vero motivo del viaggio…..suspance!
Il film oltretutto, a mio avviso, non soffre di momenti morti.
Alessandro, conosco Bettiza, lo stimo molto ma non ho letto il libro da lei citato.
Acquistato stasera, alle bancarelle dell’usato, il romanzo “Esilio”, di Enzo Bettiza.
Volume ormai piuttosto datato, ma penso che meriti.
Non ho letto nessun suo libro, al momento solo i suoi bellissimi articoli che da tanti anni scrive su La Stampa, soprattutto sui temi legati alla caduta dei regimi comunisti nell’Europa dell’Est, dissoluzione della Jugoslavia e guerre nei Balcani.
Presumo che Beck conosca l’autore… Lei l’ha letto questo libro? Se sì, com’è?
Lex, grazie della segnalazione. Radio24 piace molto anche a me.
Beck e tutti, la migliore radio italiana (attualmente e nel complesso dei programmi) secondo me è radio24 : spazia veramente a 360°. Vi segnalo (Beck, promettimi che l’ascolterai almeno una volta) un bellissimo programma : “Voi siete qui” condotto da Matteo Caccia. Le puntate sono tutte ascoltabili nella pagina del programma (che inizia alle 16 e dura mezz’ora). Per darvi un’idea (in fondo alla pagina clickate sul triangolino rosso) vi posto il link con la puntata intitolata “Le paperelle” (in particolare dal minuto 10:00 al minuto 14:00, anche se tutta la puntata è bella e divertente. Come tutte, del resto) : http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=paperelle-manuel-milano
eh, Riccardo Ric, per parlare di tutto, senza finir di parlar di niente (o per niente), ci vuol classe……