Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Istanbul è una città bellissima. Ho un ottimo ricordo anch’io…..ci andai nel 1996…..il Topkapi studendo….Santa Sofia….la moschea blu…..il gran bazar, dove non sono esposti i prezzi e devi contrattare (divertentissimo!)….
Poi a Istanbul parlano praticamente tutti italiano!….Anzi, i turchi di Istanbul sono un po’ paraculi come gli italiani! :-))))
Buon giorno, Lex. Affermativo. Lo ricevette nel 2006. Lo leggo perché mi piace, non certo perché ha vinto il Nobel. Mi affascina la Turchia, adoro Istanbul, sospesa com’è fra due continenti, ambigua, infìda, tentatrice.
Per Lovre51 : riportalo quando l’hai finito.
Per Beck : Pamuk non ha ricevuto il Nobel qualche anno fa?……..per inciso : per me il Nobel (per la letteratura) non sempre rispecchia la realtà …..diciamo che ogni tanto, a grandi linee, mi ricorda i premi letterari italiani che di anno in anno vengono spartiti tra le grandi case editrici……
Sto leggendo Altri colori di Orhan Pamuk, scrittore turco. Istanbul e dintorni. La magia della parola scritta.
Grazie Lex,quando te lo devo riportare??
Per Lovre51 : a parte che qua c’è una scelta vasta e variegata (dai suggerimenti di tutti), può andarti bene “Il minotauro” di Benjamin Tammuz?…..P.s.: l’avevo consigliato anche al Beck tempo fa, ma lui fa il fighetto ogni tanto….:-))))…..si scherza Beck!
“Vorrei dirti che non eri solo”. Ilaria Cucchi. Ed. Rizzoli
Fu vicenda, quella di Stefano Cucchi, che occupò le pagine dei giornali. La sorella, Ilaria, ha raccontato in un libro le vicende della sua famiglia nei giorni che andarono dall’arresto di Stefano al suo decesso, avvenuto in ospedale romano mentre era detenuto. Stefano entrò in carcere perfettamente sano e non ne uscì mai. I famiiari lo rividero solo morto con il corpo straziato dalle percosse ricevute. Beck, lessi il libro grazie ad una segnalazione di Fabrizio Bocca. Non è certo lettura c.d. d’evasione, ma è lettura di spessore, racconto di una vicenda che potrebbe toccare ognuno di noi, purtroppo, privatamente umana, ma da significati “pubblici” di questa Italia che, a forza di preoccuparsi, ed obbligatoriamente, per il prezzo delle zucchine, perde di vista i cardini basilari di uno Stato di diritto. Ilaria è sincera, diretta, anche cruda e risparmia niente nemmeno al fratello.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/04/30/news/caso_cucchi_assolto_il_funzionario_penitenziario_la_rabbia_dei_familiari_cos_muore_due_volte-34231693/
eh… Luca… sempre peggio. sempre peggio. grazie per il pensiero…. ;-)
Grazie, Lex.
Io invece segnalo che verrà distribuito il film di McQueen su Bobby Sands (http://www.corriere.it/spettacoli/12_aprile_23/hunger-steve-mc-queen-cruccu_6de995d0-8d6d-11e1-a0b5-72b55d759241.shtml). L’articolo segnala “Il silenzio dell’allodola” di Ballerini (che io non ho visto), ma aggiungo “Una scelta d’amore” (1996), molto bello, che tratta sempre della storia di Bobby Sands. Lessi anni fa l’auobiografia (fatta uscire clandestinamente dal carcere di Long Kesh, i famigerati H-block) curata da Silvia Calamati e ricca note dettagliate sia sulla questione irlandese che sul secolare conflitto con la corona.