Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Gentile professore, buon giorno a lei. De Felice l’ebbi alla Gazzetta come vice direttore negli anni Ottanta. Un primario non può rifiiutare i “pazienti”, lo sa… Nella Clinica o nell’ambulatorio privato di Facebook. Un caro saluto a lei e alla sua terra, splendida.
Salve Prof. Roberto,
Il mondo è sempre più piccolo…e integrato…
Ho visto che su FB che è diventato “amico” di Gianni De Felice.
Negli ormai lontanissimi anni settanta, da lettore del Corrierone della Sera…”mi imbattevo” negli articoli sportivi di De Felice…erano autentici pugni nello stomaco…erano articoli indigesti e faziosi…Era quello il Corrierone diretto da Giovanni Spadolini…All’epoca la Stampa di Ronchey era una cosa, moderna, nervosa…e poi…l’edizione teletrasmessa a Roma precedeva l’arrivo degli altri giornali del Nord.
Tornando a De Felice, al quale va attribuito il merito di avermi spinto a cambiare giornale, è proprio vero…chi non muore si rivedere…
Gentile professor Giuseppe, buon giorno e grazie della segnalazione. Borghi, indimenticabili quegli anni…
Prof. Roberto,
vorrei soltanto segnalare per questa serata televisiva uno sceneggiato nel quale sarà tratteggiata la figura dell’ing. Borghi, fondatore della grande azienda Ignis e grande appassionato di sport… patron della più forte squadra italiana di pallacanestro di tutti i tempi e del Varese calcio, quel Varese dal quale la Juve prelevò un giovanissimo Pietro Anastasi. Buona visione a tutti.
Il magna magna bipartisan sull’expo (poi non vi stupite se Grillo fa il botto) : http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/08/expo-2015-sei-nuovi-arresti-tra-loro-primo-greganti-e-angelo-paris/977191/
In tema di serata ” grama” consiglio un libro : storia critica del calcio italiano di G.Brera , nel libro si esalta sopratutto la tattica difensivista adottata dagli Italiani ,( x il Brera la finale vinta dagli Uruguagi contro il Brasile al Maracana nel 1950 esempio calzante di questa filosofia e diventa mito assoluto ). Sulla semifinale con i portoghesi, secondo me il mister ha delle grosse responsabilità e dimostra preuccupanti lacune , non legge la tattica dell’ avversario e sbaglia quasi sempre i cambi, non parliamo della partita di andata .
1 hai un uomo in + ma il tuo avversario corre ai ripari inserisce un centrocampista al posto della punta , livello tattico non cambia niente
2 devi subito inserire un uomo fresco ( Giovinco ) e metterlo nella zona del campo dove sei in superiorità per fare uno contro uno ( lato sx ) quindi togli Asa. Poi togli un difensore e metti una punta – poi va bene il cambio Vidal – Marchisio . Lorente lo devi lasciare fino alla fine , devi mettere con più velocità la palla in area e sopratutto metterla bene…..
È andata male …….pazienza.
Chiedo venia agli amanti dei libri. Ho sbagliato post
Odiolanatura la hanno mal informata.
E cerchi di essere un pó piú educato,nei confronti di suo padre.
Niente vacanze quest’anno,al massimo due settimane al cottolengo, figliuiolo
Consiglio a tutti gli amanti della montagna e dei viaggi un bellissimo linro di Fosco Maraini:”Paropamiso”, che narra la spedizione del CAI di Roma organizzata nel 1959 alla conquista dell’allora inviolato Saraghrar e della quale Maraini fu guida. Il libro parla della scalata montagna, ma anche e soprattutto di un viaggio attraverso popoli, culture, religioni e splendide montagne.
Qui una recensione, per chi volesse farsi una idea:
http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/libritre/maraini/maraini.html
Vincenzo io sono un amante delle scalate,ma a piccoli livelli,Majella e Corno Grande….Se potessi rinascere un tentativo su una parete Himalayana lo farei!Accontentandomi anche di sfiorare la cima,il mitico Hermann ha passato una notte intera in piedi contro la parete del Nanga!Questo,scendendo dopo la conquista in solitaria,dopo quella notte,al campo base gli hanno amputato due dita del piede destro!Ha rischiato l”amputazione dell’intero arto, per congelamento…Che mostro…io non credo sia morto(corpo mai ritrovato),penso lui viva sulla cima del Chogolisa!!!