Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Michela
Ci mancherebbe..mai invaso il territorio altrui. So stare al mio posto))))
Beh Massimo ha ragione Riccardo eh…
Si Riccardo tranquillo. Puoi smettere di marcare territorio. Con ‘sto freddo poi…
Ciao Lex, the americans non mi ha press…Fargo ti farò sapere as soon as possible…
Riccardo tranquillo, Homeland è il nostro argomento…:))))
Lex: grazie. Su “Breaking bad” sono perplesso, ho visto qualche puntata ma non mi ha mai preso, boh, sarò uno dei pochi in Italia…
Mac : di Fargo non so quando finisca in Italia. Io ho la versione sottotitolata, quindi ce le avevo già tutte. Comunque credo di sì…..
La seconda invece ti confermo che non è ancora iniziata.
“The walking dead” così come “Breaking bad” non le ho viste anche se ne parlano bene.
Lex: mi confermi che la prima stagione di Fargo finisce martedi prossimo? E la seconda non è ancora iniziata?
In ambito serie tv io consiglio caldamente e vivamente ‘The walking dead’, giunta ormai alla quinta stagione (e la cui seconda metà inizia lunedi prossimo, ogni lunedi, fino a fine marzo).
Condivido il giudizio di Lex sia per quanto riguarda Orphan Black che Homeland. Consiglio, ovviamente per chi ama il genere, Standoff, serie secondo me sottovalutata e vittima come sempre accade dei bassi ascolti negli Usa. Serie leggera ma godibile, pero dotata di buonissima introspezione dei due personaggi principali. Piccola nota su True Detective: nessuno menziona le due artiste sulle quali poggia l’intera serie e grazie alle quali la serie ha avuto successo. Ovvero, Lili Simmons e Alessandra D’Addario.
Condivido il giudizio di Lex sia per quanto riguarda Orphan Black che Homeland. Consiglio, ovviamente per chi ama il genere, Standoff, serie secondo me sottovalutata e vittima come sempre accade dei bassi ascolti negli Usa. Serie leggera ma godibile, pero dotata di buonissima introspezione dei due personaggi principali.
Piccola nota su True Detective: nessuno menziona le due artiste sulle quali poggia l’intera serie e grazie alle quali la serie ha avuto successo. Ovvero, Lily Simmons e Alessandra D’Addario.