Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
“futbol bailado” Alberto Garlini. Letto anni anni fa. Non mi ha entusiasmato, l’autore troppo pieno di se, ha infarcito il romanzo di paginate inutili. Ma l’idea originale, partita di calcio tra la troupe di Pasolini e quella di Bertolucci, da cui poi si dipana storia che offre uno spaccato dell’Italia di quegli anni, dei quali Pasolini è indubbiamente rappresentativo, è notevole.
Il 05-03-1922, cento anni fa, nasceva Pier Paolo Pasolini.
Di lui ho letto: “Ragazzi di vita”, “Una vita violenta”, “Scritti corsari” (una raccolta di suoi articoli, tra i quali quello, magistrale, sulla scomparsa delle lucciole) e i racconti contenuti in “Alì dagli occhi azzurri”.
Libri a lui dedicati: “Morte di Pasolini”, di Dario Bellezza, poeta morto di Aids nel 1996 e suo amico.
Inoltre ho visto due suoi fim: “Accattone” e “Uccellacci e uccellini”.
Nonostante ci abbia lasciati pochi mesi prima che io nascessi, quindi non posso ricordarmelo quando ancora era in vita, a me PPP piaceva molto perché era un intellettuale scomodo, scandaloso, provocatore, uno che faceva discutere. Posso solo dire, ma mi sbaglierò, che quest’uomo è stato profetico, capace com’era di vedere oltre il presenre. Purtroppo è morto, in modo drammatico, ancora troppo giovane, ad appena 53 anni. Avrebbe avuto ancora moltissimo da dire e da scrivere. Mi sarebbe piaciuto leggere, per esempio, qualche suo commento a proposito di quella società dei consumi da lui criticata e che ormai da tempo ha preso il sopravvento.
Gentile Beccantini, lei come lo ricorda?
A proposito di guru….”il privilegio di essere un guru” Lorenzo Licalzi. Spassosissimo, prende per il culo le filosofie orientali così come vengono stravolte nel nostro mondo, Del resto già c’è chi canta “ e dico addio alle magie di moda delle religioni orientali che da noi nascondono solo vuoti di pensiero”. Non ricordo se ho mai parlato di Licalzi. Ho letto tutti i suoi romanzi, mi hanno appassionato, emozionato entusiasmato. E quello citato nemmeno è il mio,preferito che rimane “che cosa ti aspetti da me?”
Una guerra ad un passo da noi e cominciamo ad abbaiare.Bau bau bauuuuu,can che abbaia non morde.Ma d’altronde che si fa?Seguiamo li mericani che tramite nato portano democrazia ovunque.Facciamo sanzioni,quali?Ci rimettiamo comunque.Le vere decisioni sono quelle di arrestare i NO a tutto.Senza materie prime in occidente si rischia la guerra vera,quella Civile.
Lovre.
”Il ponte sulla Drina” di Andric (premio Nobel per la letteratura) l’ho letto una quindicina di anni fa. Mi era piaciuto abbastanza.
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Riccardo.
”Spillover” non l’ho letto, ma nella vita mai dire mai. In verità volevo comprarlo, ma poi vi ho rinunziato perché, non ci crederai, di pandemie ne ho, come spero tutti, le tasche piene.
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Un mio consiglio. La meritoria inchiesta giudiziaria chiamata Mani Pulite, l’altro ieri, ha compiuto trent’anni. Nel 2002, in occasione del decennale, avevo letto ”Mani Pulite. La vera storia”, di Barbacetto – Travaglio – Gomez. Ottocento pagine di fatti documentati e zero opinioni da parte degli autori. Tomo all’apparenza scoraggiante per la lunghezza, noioso, il classico mattone, però istruttivo. In questi giorni è uscita l’edizione aggiornata. Mi sento di raccomandarlo, questa è una lettura che merita attenzione.
bah insomma Lovre, sto giro mi sembra che se ci sono dei guerrafondai questi siano i russi……
Nonostante le smentite russe e Ucraine,Biden dice che sta per scoppiare la guerra.Sono li mericani quelli che soffiano sul fuoco e non mi meraviglierebbe che le bombe nel Dunbass siano le loro.Guerrafondai di merda.
Come hai ragione..
ah Lovre, una riflessione. Chissà perchè, con truppe schierate al confine e navi da guerra dispiegate, non ho letto di cortei pacifisti. non ho visto esposizione di bandiere arcobaleno, nessuno slogan del tipo “no alla guerra senza se e senza ma”. Niente, il silenzio assoluto….forse che tutte le guerre sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre?
Alessandro,ciao,ti consiglio,se già non l’hai letto,Il ponte sulla Drina di Ivo Andric.Bellissimo e fa capire cosa sono i popoli balcanici…feroci come nessun altro popolo.Te lo dice uno che è nato nell’ex Jugoslavia.