Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Bradbury, Orwell, Huxley….grandi scrittori di un filone all’epoca sconvolgente e visionario, oggi molto attuale. Sono anche il ricordo di un bel periodo all’università e di un esamone d’inglese da paura.
Peccato davvero perché sono scrittori che hanno un sapore antico e carico di fascino.
Lex, che brutta notizia. Lutto, sì. Un altro grande che se ne va. Grazie della segnalazione.
Beck! LUTTO!
1: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/06/06/news/morto_ray_bradbury-36663583/?ref=HRERO-1
2: http://www.corriere.it/cultura/12_giugno_06/ray-bradbury-morto_c6f827ca-afe3-11e1-8359-3661d1b45fc6.shtml
Gentile Emiliano no, purtroppo di Simone Perotti non ho letto nulla. Di Calvino, invece, abbastanza. Mai troppo.
Van der Vaart sulla fascia non vi piacerebbe?
Per Emilano : “Lezioni americane” è semplicemente un capolavoro d’intelligenza.
Buongiorno Primario,
Ha per caso mai letto i libri di Simone Perotti (adesso basta, avanti tutta, ufficio di scollocamento)?
Se così fosse mi piacerebbe un suo parere.
Sto rileggendo le lezioni americane di Italo Calvino, una sorta di manuale di vita. È sempre un gran libro.
Buon giorno, Alessandro. Per carità , non confondiamo. Io non sono nessuno, ma Biscardi lo detesto, ancorché pure lui avesse capito tutto. Non trascuri quella frase: ” (Maurizio) aveva capito tutto”. Le bombe erano innocenti petardi, puro erotismo da barbiere. Colpa dei lettori, dei telespettatori. Per me, resta grandissimo il Mosca giornalista della Gazzetta.
Buon giorno a lei, gentile Giuseppe. A me Giulio Anselmni piaceva (e piace, visto che è vivo) molto. Dicono che si stato Berlusconi a farlo accompagnare alla porta. Massimo Gramellini è un fuoriclasse: e dal momento che in Clinica si discute Zidane, se vuole discuta pure Massimo.
Buongiorno mister Beck, rimango un lettore de La Stampa, ma rimpiango il giornale diretto da Ronchey e Casalegno. Era “un’altra cosa”. Troppo “piacioni” il duo Calabresi/Gramellini. Mi sarei “accontentato” anche de La Stampa di Anselmi. Ma è stato “cacciato”. Lei Beck, che conosce “da dentro” il giornale, potrebbe dirmi/ci qualcosa di più?