Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Buona domenica Beck, qualche giorno fa, avevo segnalato, in questa sezione del suo blog, l’opera di Carmine Abate. Ieri sera, l’autore calabrese ha vinto uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, il Campiello. Conosco personalmente lo scrittore e grande è anche la mia contentezza.
Ma non è finita qui. Ho scoperto che una giovane giornalista che lavora a La Stampa è originaria delle mie parti. L’ho contattata e, venerdì pomeriggio, abbiamo fatto una bella chiaccherata “de visu”. Il suo nome è Rosaria Talarico. I calabresi, anche migliori, per emergere sono costretti…ad emigrare…
Gentile Lex, Montalbano e i libri di Camilleri non mi eccitano. Mi piacque molto Il birraio di Preston.
A me Montalbano in TV, mi fa rilassare, mi piace, ma non li ho visti tutti solo quando mi capita.
I Poirot li ho letti quasi tutti. Erano notevoli anche i Perry Mason, sia i romanzi che i telefilm, quelli con Raymond Burr. Con Gino Cervi ricordo anche i film di Don Camillo e Peppone ed ogni volta che ne incrocio uno lo riguardo. I telefilm di Montalbano con Zingaretti mi piacciono assai, come i romanzi.
Ezio! Gino Cervi! E i Maigret in bianco e nero! Belli come i gialli di Simenon!
A me è piaciuta molto……. ma io guardo ancora i Maigret con Gino Cervi……. e i Poirot……
A proposito di Camilleri, a voi la serie tv su Montalbano con Zingaretti piace?……per me è soporifera. A tratti è troppo lenta……Ne ho guardato qualcuno ma non mi ha entusiasmato.
“La setta degli angeli”. Andrea Cammilleri. Ed. Sellerio.
Cammilleri, a forza di leggerlo, viene a noia, ma dopo un po’ lo rileggi volentieri. Romanzo ambientato nel 1901, tratto da un episodio accaduto realmente, ne parlò anche Don Sturzo in un articolo dell’epoca.
( Tranquilli, rilassati, versione cartacea, ma ho or ora visto che anche la Sellerio ha le versioni ebook di alcuni libri, scaricabili direttamente dal sito. Ah che tempi,,,che tempi….:)
Ottimo, Riccardo Ric. Grazie.
A proposito di libri e letture lettori, ecco i dieci diritti del lettore, secondo Pennac ( estratto da Come un romanzo):
1. IL DIRITTO DI NON LEGGERE
(…) la maggior parte dei lettori si concede quotidianamente il diritto di non leggere. (…) tra un buon
libro e un brutto telefilm, il secondo ha, più spesso di quanto vorremmo confessare, la meglio sul primo.
(…) se possiamo tranquillamente ammettere che un singolo individuo rifiuti la lettura, è intollerabile che egli sia – o si ritenga – rifiutato da essa.
2. IL DIRITTO DI SALTARE
LE PAGINE
Ho saltato delle pagine (…).E tutti i ragazzini dovrebbero fare altrettanto. In questo modo potrebbero buttarsi prestissimo su tutte le meraviglie ritenute inaccessibili per la loro età. (…) Un grave pericolo
li minaccia se non decidono da soli quel che è alla loro portata saltando le pagine che vogliono: altri lo faranno al posto loro.
3. IL DIRITTO DI NON FINIRE IL LIBRO
Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alle tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca (…) Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. (…)
4. IL DIRITTO DI RILEGGERE
Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza saltare nessun passaggio, rileggere da un’altra angolazione, rileggere per verificare (…)
Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro (…)
5. IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA
(…) ci sono “buoni” e “cattivi” romanzi.
Molto spesso sono i secondi che incontriamo per primi sulla nostra strada. E, parola mia, quanto toccò a me, ricordo di averli trovati “belli un casino”. Ma sono stato fortunato: nessuno mi ha preso in giro … Qualcuno ha solo lasciato sul mio passaggio qualche “buon” romanzo guardandosi bene dal proibirmi gli altri.
6. IL DIRITTO AL BOVARISMO
E’ questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (…)
7. IL DIRITTO DI LEGGERE OVUNQUE
qualunque luogo è buono per chi ami la lettura….
8. IL DIRITTO DI SPIZZICARE
E’ la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo.
9. IL DIRITTO DI LEGGERE A VOCE ALTA
L’uomo che legge a viva voce si espone completamente agli occhi che lo ascoltano.(…)
10. IL DIRITTO DI TACERE
L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. (…)
(…) le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.