Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Le elezioni americane son sempre un bello spettacolo, ancor più da quando si possono seguire da vicino, tramite il web. 4 anni fa ci feci nottata, a seguire i risultati, man a mano che venivano assegnati i grandi elettori, soprattutto negli stati chiave. Non mi pronuncio sull’esito, quattro anni fa tifai visceralmente Obama, per il senso di novità che comportava e perchè gli otto anni di presidenza disastrosa del repubblicano Giorgino Bush meritavano una condanna elettorale, a prescindere che non fosse comunque rieleggibile. Sulle questioni di politica interna americana non mi pronuncio, non le conosco in maniera approfondita. Certo che quello che risalta è il senso di territorio comune, chiunque perda si mette a disposizione del vincitore e non solo a parole, ma anche nei fatti, visto che il Congresso sarà ancora a maggioranza repubblicana. Impossibile immaginare qualcosa di simile in Italia, questo al di là della diversa forma di Governo e del diverso sistema elettorale.
E poi ho notato che la California, storica roccaforte democratica, ha votato contro l’abolizione della pena di morte…
Per Ezio : scusa, non ho capito bene la prima parte del tuo post….
Lex, la “discriminante” è il concetto di un Paese “solidalmente sociale” …. sanità , lavoro, pensioni… e quello di un Paese “per ricchi”……….
Intanto la corte dei conti in Italia, si è accorta che il precariato istituzionalizzato negli ultimi 15/20 anni in italia ha riflessi sulle pensioni……. che fenomeni.
Per Quartieri Spagnoli : ampiamente previsto. Vittoria comunque più grazie al sistema elettorale che (almeno a quanto sembra) al voto popolare (aspetto con curiosità i dati finali…..ma te l’avevo detto, mi sapeva tanto di elezione Kennedy-Nixon).
Il plebiscito di 4 anni fa è finito (almeno così pare). Da quello che si dice ha preso parecchi voti tra i giovani (magari al primo voto e quindi “improduttivi” a livello economico) e dalle minoranze etniche. Su questa ultima categoria sarei curioso di sapere – sempre che esistano delle statistiche – quanto negli ultimi 4 anni siano migliorate le loro condizioni di vita.
Dirò una consa impopolare e non da benpensante : fatto 100 per ogni minoranza etnica (non bianca), secondo me 90 l’hanno rivotato sulla base del colore della pelle…..che è un’idiozia pari a quella di non averlo votato perchè nero. In my opinion.
OBAMAAAAAAA!!!!
Non so se FOX o CNN l’hanno gia’…diciamo “accettata” ma “rumors”prevedono una Elezione per Avvocati…..E un “rumor “e spero vivamente che non sia vero.
A me e’ successo lo stesso,di Fiorentino,con un altro premio Nobel:l’americana Toni Morrison!!Il suo JAZZ l’ho iniziato nell’estate 1996 e non sono riuscito a finirlo!!Chissa’ forse e’ stato tradotto male o forse le hanno dato il Nobel per farla smettere!!Mentre un libro stupendo e poco conosciuto e’:La confraternita del Chianti di John Fante!Il più bello in assoluto,anche se pesante,Il ponte sulla Drina di Ivo Andric’(letto 2 volte a distanza di 20 anni)!
Si’, Fiorentino gentile. Lo conosco. Ho letto il libro che sta leggendo. Un po’ palloso, ma merita. Resista!
Per Fiorentino : conosco l’autore ma non ho letto niente. Il premio Nobel per la letteretura spesso (negli ultimi anni…..non proprio ultimissimi…..ma da abbastanza……) è un premio politico. Il Beck è della scuola, se non ricordo male, “se il libro mi annoia lo finisco ugualmente”…..
@Beccantini (o chi vuole rispondermi)
Acquistato ieri, nelle bancarelle dell’usato, il romanzo “Il mio nome è rosso”, di Ohran Pamuk, scrittore turco, premio Nobel per la letteratura nel 2006. Oltre 400 pagine suddivise in 59 capitoli. Sono arrivato, con non poca fatica, a pagina 50. Trovo che sia una narrazione pesante ed anche noiosa. Lei lo conosce questo autore? Ha letto qualche suo libro?