Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
@ Beck
Mi faccia sapere poi cosa ne pensa.
Grazie del consiglio, Fierobianconero. “Viaggio al termine della notte” mi aveva molto colpito.
@ riccardo
leggi “morte a credito” è una cronaca impietosa delle miserie (tante) e della bontà (pochissima) dell’uomo. Stile asciutto, ironico, al limite del turpiloquio, coinvolgente. Avercene scrittori così.
Dopo aver letto “viaggio al termine della notte” mi ripromisi di non prendere più in mano un libro di Celine. Bello eh, esageratamente bello…ma una tal fatica per arrivare in fondo…
Buon giorno a todos. consiglio il magnifico e durissimo “morte a credito” di louis ferdinand celine.
Apparentemente con occhio distaccato e cinico, questo libro ci pone davanti alla realtà della Francia dei 19° secolo., ma che ha unanvalenza generale. L’umanità è considerata in tutte le sue miserie, senza sconti, senza pietismi. Eppure uno spiraglio di lcue traspare. Grandissimo libro, ingiustamente oscurato dal “viaggio al termine della notte”, dello stesso autore.
Buon giorno, Lex. Assolutamente d’accordo: Ettore Mo, classe 1932, era, è, vecchia scuola, marciapiede e non dining room. Oriana Fallaci mi piace molto, e di lei ho letto molto. Abolizione dell’ordine: favorevole, tutta la vita.
beh, quelli di Guevara sarebbero se non necessari, consigliabili. Senza dubbio.
dimenticavo gli scritti di Guevara…
:-)))))
piantala subito…:))