Perdere con la Francia brucia sempre, anche quando succede per episodi e non sotto dettatura. La sfida ha vissuto di fuochi piccoli, sì, ma non banali. Prendete i gol. Splendido, di squadra, quello azzurro: lancio di Barzagli, sponda di Balotelli, tocco di Montolivo, taglio di El Shaarawy. Non meno straordinaria, la replica di di Valbuena: tutta sua, dai dribbling propiziatori al tiro. E di raffinata chirurgia, il sorpasso di Gomis.
Balotelli (22 anni) ed El Shaarawy (20) hanno fatto coppia, buon segno. Verratti (20 pure lui) si è sciolto tocco dopo tocco. Credo che Prandelli e Deschamps abbiano avuto le risposte che cercavano: indicative, non certo assolute. Il 4-3-3 ha costretto Marchisio a limitare le incursioni di cui va ghiotto; e Candreva, già che ci siamo, a tenere troppo la destra. Ribéry, lui, mi è sembrato sveglio ma svogliato. Succede, quando la posta in palio è l’onore, la tradizione, il fatto che Italia-Francia non sarà mai un’amichevole, eccetera eccetera.
Ogni volta che vedo Patrice Evra, titolare fisso del Manchester United, penso che piombò in Italia a 17 anni, giocò nel Marsala e a Monza e poi sparì dai radar. Se i cambi hanno sfigurato la partita, le staffette di Deschamps l’hanno decisa, come documenta la rete di Gomis, in capo a un’azione impostata da Menez. E la nostra difesa? Già a nanna. La qualificazione mondiale è in frigo; e il livello medio della Nazionale, dignitoso. Manca la differenza in attacco, nella speranza che la possano fare Balotelli ed El Shaarawy (o Pepito Rossi, in campo a marzo: auguroni); e latita anche un Pirlo con meno rughe.
Non abbiamo avuto fortuna: traversa di Balotelli nel primo tempo, traversa di Giaccherini nel secondo. Delle Grandi, da un novembre all’altro, abbiamo battuto soltanto la Germania. Non Uruguay, Russia, Spagna, Inghilterra, Francia. Problemi di crescita. Resta, e avanza, il secondo posto di Kiev. Per ora.
Ric
Il clima che si respira lo sperimentiamo anche tu ed io che leggiamo le cronache parziali e le risposte ambigue persino di un giornalista del livello di beccantini.hai notato?non un commento sulle assoluzioni di gheller e italiano.non n commento sulla pazzesca pagliacciata delle motivazioni su conte e la vergognosa non credibilita’del verme carrobbio.
Delle due una: o Cobolli Gigli sapeva degli occultamenti delle intercettazioni o Nicola Penta e la difesa Moggi tenevano informata anche la Juventus già mentre le trovavano e prima di renderle pubbliche.
Riccardo ric
io rispetto le vittorie sul campo quando sono ottenute in condizioni normali e non quando la concorrenza e’stata scientificamente decimata.l’inter e’una squadra di merda che ha preso due scudetti in segreteria ect…ricordi chi lo ha detto?l’inter del quinquennio ha rubato tutto compresa la champions vinta in maniera ergognosa con decisioni arbitrali guidate da un dirigente assoldato esplicitamente per quello.ho sempre rispettato il milan pur”odiandolo”.per l’inter solo disprezzo,sia a livello sportivo nei confronti del club edella sua vigliacca tifoseria(fischi a cambiasso,vieri balotelli e ibra che insultano le tribune…) sia a livello umano Nei confronti di dirigenti e giocatori.mourinho nell’inter ha trovato un ambiente di sporchi pagliacci dove ha potuto fare il clown,appena ci ha provato a madrid ha avuto 80 mila persone che lo fischiavano e la dirigenza lo ha ripulito immediatamente obbligandolo a comportarsi da persona decente.
Rimango dell’idea cheonde evitare il ripresentarsi del sentimento popolare lo scontro verbalmente costante e violento sia l’unico modo di gestire la cosa.
Che noia però sempre gli stessi ragionamenti. Cassano Conte Conte Cassano. Ma che du palle!
Piuttosto è divertente che Cobolli Gigli racconti che il momento più difficile della sua presidenza fu quando scoprirono le intercettazioni occultate. Molto strano.
A mia memoria Cobolli è andato via nell’Autunno del 2009 (con Blanc che diventa anche presidente ad interim) mentre le intercettazioni occultate escono fuori a fine Marzo/inizio Aprile 2010.
Ma forse forse Cobolli Gigli sapeva già qualcosa?????
però a volte me lo immagino Mourinho alla Juve, sempre al centro di polemiche….Le conferenze stampa sarebbero spettacolari….quando parlò di prostituzione intellettuale dei giornalisti lo applaudii…confesso. Quanta più ne avrebbe toccata con mano, di prostituzione intellettuale, alla Juve..Quintali di prostituzione intellettuale….
Ciao Alex, beh Mourinho vinse anche uno scudetto in volata contro la Roma. No, rispetto sempre le vittorie sul campo, anche di quella inter, al di là di ragionamenti sulla mancanza di avversari validi con noi deficitari e con la Roma quale unica formazione di un certo spessore a fronteggiarli. A me Conte va benissimo così com’è e non rimpiango certo Delneri, e per carità . Poi, se si parla di come potrebbe fronteggiare determinate polemiche usando più il fioretto dialettico che non la sciabola è altro discorso, ma qui incide anche il carattere della persona e come ho scritto prima nemmeno credo sia facile. Poi ancora, sempre per parlare di nubi, alla Juve manca un comunicatore abile, a livello societario. Delle due l’una, o della polemica continua ne fai una celebrazione, alla Mourinho appunto, o usi più dialettica ironica, se ne si è capaci. A volte ho la sensazione che alla Juve rimangano a metà del guado. Ma sono dettagli marginali, quel che importa è come la squadra si esprime sul campo ed i risultati che consegue e sotto questo aspetto Conte è stato manna dal cielo anche per come è riuscito a ristabilire alla Juve una determinata mentalità . E può darsi che i giocatori si esprimano in campo con carattere anche perchè si sentono tutelati sia dalla società che dall’allenatore, a livello mediatico. Quindi avanti così.
Però non diamo alla polemica Cassano più importanza di quel che ha, cioè niente…
IL SOSPETTOSO SILENZIO DI Beccantini…”eccezziUnale” a fare lo “gnorri”!
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Quando il doping non interessa a nessuno
Scritto da Salvadore il 13 novembre 2012 alle ore 10:54
https://www.beckisback.it/2012/11/10/calma-2/comment-page-53/#comments
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IL MANIPOLATORE, CON IL SILENZIO LASCIA RAFFREDDARE LE COSE, E’ POI… CAMBIA SOGGETTO IL MANIPOLATORE SA, COSA DEVE FAR…PER MANIPOLARE…….
MOLTO interESSANTE….
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https://www.beckisback.it/2012/11/10/calma-2/comment-page-81/#comments
Scritto da ezio maccalli il 14 novembre 2012 alle ore 12:00
Leo, vuoi che ti dia la risposta dei megafoni di calciopoli? e allora? anche se fossero tabulati falsati e i contatti fossero in realtà tra facchetti e pieri (e non moggi)….. rimane il fatto che sono schede svizzere….. date da moggi agli arbitri……
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Buon giorno, gentile Little Lions. Ho letto l’intervento di Ezio. Sono rimasto molto scosso.
Scritto da Roberto Beccantini il 14 novembre 2012 alle ore 12:03
https://www.beckisback.it/2012/11/10/calma-2/comment-page-81/#comments
Bravo ettore
Facchetti me lo descrivono come un grande giocatore.
Io l’ho conosciuto come dirigente incapace e uomo di merda.e come tu ben sai lo urlo da tempi non sospetti.
ECCO COME IL BRINDELLONE, INTENDEVA CURARE il CALCIO del “PAESE DEI MORATTI”
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«Il calcio italiano è certamente malato, ma l’Inter non deve permettere che la terapia venga da due o tre manager che operano solo per i loro interessi».
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Scrive il brindellone: «il calcio italiano ha bisogno di un treno con l’Inter che faccia la locomotiva per trainare le altre squadre al fine di ridimensionare lo strapotere che Juve e Milan stanno esercitando senza trovare alcun ostacolo».
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Ma secondo il brindellato-brindellone per fare tutto questo «è necessario essere organizzati e tutti, società e dirigenti, devono fare la loro parte».
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Agli inquirenti, gianfelice fiacchetti ha dichiarato: «Mio padre riteneva che l’Inter, che lui identificava con la sua vita, dovesse diventare la società di deferimento per battere un sistema di potere e affermare i valori del calcio pulioto».
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EPPRE SENTO DIRE ANCORA (da Beccantini e’, purtroppo, anche da qualche suo pollo) CHE IL “BRINDELLONE CORRUTTORE” ERA UNA PERSONA ONESTA, E LE MALEFATTE LE FACEVA SOTTO ORDINE DEL CORRUTTORE MASSIMO….
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CHISSA’ SE ANCHE QUESTO GLI ERA STATO DETTATO…