Hanno sbagliato, Conte e i giocatori juventini, a reagire in maniera così isterica e volgare, al di là degli episodi (tre ipotesi di rigore contro una). Ha sbagliato Guida, nel «durante» e soprattutto nel «dopo», se è vero quello che ha riferito Conte: «Mi ha detto: Non me la sono sentita» (di punire la bracciata di Granqvist, nonostante il parere favorevole dell’arbitro addizionale, Romeo: era l’ultimo minuto). Ha sbagliato Marotta a ricordare le radici para-napoletane di Guida: «Era in difficoltà ». All’inizio, sul braccio di Vucinic, non lo sembrava proprio.
Che squallore. Gentili Nicchi, Braschi e 007 federali: a voi. Il lavoro non manca: da Conte a Guida. Che è scarso, non prevenuto: la passata stagione, aveva diretto Juventus-Cagliari 1-1 negando due rigori ai sardi e uno ai rivali. Resta la frase, quella frase. Non da arbitro.
Ci sarebbe anche la partita, uno di quegli scatoloni che la Juventus, di solito, fatica ad aprire. Primo tempo sotto ritmo; secondo, un po’ sopra. Il primo Genoa di Ballardini si è difeso con ordine per metà gara e a oltranza per l’altra metà , anche perché l’infortunio di Floro Flores l’aveva costretto in dieci.
Arbitro a parte, hanno deciso i cambi. Pareggio di Borriello (su errori di De Ceglie a monte e di Buffon a valle), palo di Giovinco su punizione. Calcio, mistero senza fine bello: scriveva il sommo Brera. Questione di centimetri: scriviamo dai tempi di Boniperti & Viola. Un punto casalingo tra Sampdoria e Genoa fissa un bilancio quanto meno imbarazzante. E qui si torna alla madre di tutti gli argomenti. La prima punta. Non so cosa sia Anelka, oggi: so solo che non è una prima punta. Si tratta di un’operazione che mi lascia perplesso. Immagino che sia stata concordata fra allenatore e direttore generale. Bendtner era il quinto (e ultimo) della lista. Anelka no. Il problema è questo, non Guida.
Scritto da nic falco il 27 gennaio 2013 alle ore 09:06
grande nick falco!!!!
Se Agnelli diceva “lamentarsi è da provinciali” sono d’accordo. Fra la Juve prima in classifica e il Genoa terzultimo, la partita al Juventus Stadium doveva finire con almeno tre gol di scarto per noi. Nel primo tempo dopo 30 min non avevamo fatto un tiro in porta (nello specchio) che è uno. Inutile prendersela con l’arbitro, il gol del pareggio del Genoa non doveva esserci, punto. Se guardiamo ai rigori, per me non ce n’era nessuno. I falli di mano devono essere volontari e su Vucinic ho visto un tirettino della maglia con Mirko ad accentuare la caduta. Ma noi siamo imbevuti nella cultura de “il tocco c’è”. Partita storta, unico momento di sfiga il palo di Giominchia (come lo chiama qualcuno). Bravo il Genoa a portarsi via un punto giocando gli ultimi 20 minuti in 10.
Fossi in Conte, non concederei alibi ai giocatori. Questa era una partita da vincere. Punto. Non è ammissibile che venga sempre lasciato agli avversari il 100% della capacità realizzativa: due tiri due gol contro la Samp, un tiro un gol contro Lazio e Genoa.
Detto questo, De Ceglie è stato imbarazzante, Marchisio ha smesso di giocare dopo mezz’ora, Vucinic non ha mai iniziato. Mi chiedo a cosa servano le sostituzioni a dieci minuti dalla fine, se per ottanta la squadra gioca a organico ridotto (ed ecco spiegato perché non sfruttiamo mai la presunta superiorità numerica).
Concordo in pieno col primario: pietoso conte e volgare marotta.
Resta sempre l’utopia che questi presunti professionisti coltivino un’obiettività costruttiva per un sistema che ne ha un bisogno disperato.
Quanto alla classe e al tanto citato stile….ripassare in un’altra vita.
Buona domenica a tutti
@cartesio. Certo. Anelka nei movimenti mi ricorda molto vucinic.
Basterebbe darione hubner, il vero centravanti pane e salame. Dopo 20 minuti di ti tic e ti toc tra i due davanti, darebbe una gomitata in faccia a giovinco e d puntone la butterebbe dentro.
Aggiungo: a forza di sentire minchiate alla tivù, gli arbitri, professionisti, pensano di poterle dire impunemente anche sul luogo d lavoro. “Non se l’e sentita” e’ frase che può dire il cesari commentando dalla poltrona. Se la dice un arbitro riferito a se stesso relativamente al suo operato, restituisce il fischietto e smette d arbitrare. Enormemente più grave di non aver visto. Tra l’altro il garrulo trasportatore di valigette abruzzo-genovese ha perso un’altra occasione per non dire stupidaggini, aricitando ergodemuntari che nulla c’entra( d’accordo, era giusto per fare un altro polveron, ma l’ometto c’ha molti affarucci col Milan e non ha reseistio alla tentazione di fare un’altra marchetta).
Quoto robertson
La violenza verbale e’l'unico mezzo a disposizione per evitare una possibile replica del sentimento popolare che gli Agnelli inavvertitamente hanno coltivato per decenni con il motto “lamentarsi e’da provinciali”.detto questo,ieri sera conte non mi e’piaciuto.plauso invece a marotta.
buongiorno a Tutti e al Primario,
delusione per il gioco, la venezianita’ dell’ attacco (cit Robertson) ha lasciato spazio al barocco bizantino, mentre servirebbe un Bell’ attaccante pane e salame a buttarla dentro e, ovviamente, non sarà anelka a sanare il difetto, anzi dicono che lo potrebbe pure accentuare, spero di sbagliarmi.
detto questo, le nostre lamentele non saranno estetiche, ma da qui a dire isteriche, squallide e volgari dovrebbe passarne. sono tre partite che, mentre agli avversari manca poco o nulla (ieri sera un mezzo rigore al Genoa), a noi mancano tre rigori solari a un paio di cartellini. Salvo poi assistere al solito teatrino al primo mezzo favore presunto nei nostri confronti. Non siamo tutti uguali, cit. Ric, vero a noi trattano peggio
Primario, Non l’ho vista e forse conte ha sbroccato. Certamente nei toni, se non nei contenuti.
Ma i rigori o gli errori si pesano. Uno fatto al 20esimo non è’ uguale ad uno fatto al 90esimo, in particolare se l’arbitro dice di non essersela sentita (di cosa? di fare il suo mestiere?). Che vada a casa allora. Su questo conte ha ragione.
Sul l’utilità dei modi di cui leggo sono sempre perplesso, e in generale non condivido le sbroccate. Di una cosa però sono certo: con gli abetini, i farisei delle polemiche giornalistiche pelose, per motivi di tiratura, pro e contro questa e quello, dei regionalismi di retroguardia, delle gazzette giustizialiste a singhiozzo, intermittenza e convenienza, e’ dimostrato che l’aplomb serve a ben poco. Anzi, lo prendono come segno di debolezza. Dico Purtroppo.
Ettore
Per inciso,borriello andava confermato,vale comunque diece bndntner e conosceva gia’l'ambiente.