Dopo il gol di Paloschi, molti pazienti temevano il venticello di compensazione. Sarà per un’altra volta: nella convulsa azione che ha portato Pogba a matare il Toro, c’era Tevez in fuorigioco. Da Preti a La Rocca: bandiere che vanno, bandiere che (s)vengono. La storia del calcio è piena di favori alle Grandi, e dal momento che la Juventus è la più grande, ci siamo capiti. Imbarazza, se mai, la martellante consecutio mercoledì-domenica. E colpisce anche, relativo al primo tempo, il giallo a Immobile per la pedata, da dietro, a Tevez: per me, che non sono né Mazzoleni né La Rocca, era da rosso.
Al di là di un mezzo derby letteralmente buttato, la Juventus ha impedito al Toro di tirare. Eppure, al posto di Conte, non farei la ola. Con il Chievo i campioni non avevano meritato di vincere: e Preti a parte, ci fu pure l’autogol di Bernardini. Con il Toro l’hanno meritato dopo la rete farlocca. In ordine sparso: Pogba e Tevez generosi, fase difensiva sull’attenti, Cerci emarginato, Immobile cancellato.
Gioca Pirlo e scrivo: bè, alla sua età un po’ di riposo non guasterebbe. Non gioca e penso: quanto mi mancano, i suoi lanci. Più in generale, troppo basso il ritmo, ed esageratemente sofisticati gli schemi su punizione. Giovinco è uno dei pochi che si avventurano nel dribbling, e questo gli vale, almeno da parte mia, un piccolo indennizzo. Ciò premesso, la coppia Tevez-Giovinco non era il massimo: non uno che occupasse l’area e disturbasse il rancio di Glik e Rodriguez.
E’ una Juventus pericolosamente sospesa fra campionato e Champions, con Marchisio in recupero e Vidal al rallenatore. Unica nota positiva, questa volta non ha avuto bisogno di uno schiaffone per scendere in campo. E non ha preso gol. Occhio, però, ai venticelli.
Gentile Runner68, un giorno dovrò intrattenervi sul concetto, volgarmente italiano, di giudicare gli altri per simpatia/antipatia. Sbagliatissimo.
Noi avevamo contatti con i dirigenti di tutte le squadre dal Chievo al Napoli con Ferlaino, dalla Lazio al Milan, dall’Atalanta al Messina, insomma tutte proprio tutte. Persone con cui colloquiavamo normalmente anche di griglie, con i vari dirigenti che ci telefonavano. E non paralavmo solo di griglie e lo facevamo anche con i giornalisti che si rapportavano con noi. Ricordo che dicevano che se avessero avuto un minimo sospetto avrebbero fatto lo scoop della loro vita.
In un’occasione Facchetti disse a Bergamo di mettere in un sorteggio tre nomi di cui due preclusi, ma lo faceva perché voleva Collina in un Inter-Juventus, nulla di anomalo e drammatico. Tra l’altro quella gara venne data a De Santis nemico pubblico dell’Inter che invece vinse la gara. La Federazione non solo non ci vietava questi rapporti con i dirigenti ma anzi ce li incentivava.
Le punizioni agli arbitri: Il PM dice che noi punivamo quelli che sfavorivano la Juventus dando premi a chi la favoriva. Questa è un’accusa pazzesca e le porto tre casi:
Paparesta dopo Reggina-Juventus in cui ci furono molte discussioni, Juventus sfavorita senza dubbio. Lui a sei giorni di distanza arbitrò la gara più importante della B e 10 giorni dopo una gara internazionale e dopo 2 settimane fu inserito nella griglia di Inter-Juventus. Se questa è una punizione…
Poi Racalbuto dopo Roma-Juventus: non potemmo inserire Collina perché il martedì arbitrava in Europa e la gara era la domenica sera. Quella gara fu una gara “pro-Juve” per intenderci. Noi sospendemmo Racalbuto dalla serie A per nove gare.
Ultimo: Pieri dopo Bologna-Juventus, “pro-Juve” per un calcio di punizione a trenta metri dalla porta del Bologna da cui scaturì il gol. Critiche folli. Pieri non fu inseito in prima griglia per tutto l’anno e la gara era di inzio dicembre.
Io non ho mai ricevuto una scheda straniera da Moggi. Le ho itilizzate ma datemi dalla UEFA per le mie funzioni all’interno della Federazione europea. Non so da dove nascano i contatti e come mi sono attribuiti da parte di chi ha redatto a mano questi elenchi.
Testimonianza di pairetto ore 10.35
Gentile Bit, seè così cortese e naturalmente… paziente, a pagina 60 trova una mia analisi di ieri. Se non sbaglio, mi pare di averlo inseirto – in uno schema – da quelle parti. Se non dietro, addirittura davanti, da centravanti-boa. Con quel fisico, con quella classe…
Io non provo simpatia per “Gazzarri” ma aver salvato la Reggina che partiva da -11 secondo me equivale ad uno scudetto.
primario, e un pogba dietro le punte come lo vede? lui stesso dice di ispirarsi a zidane.
Gentile MacPhisto, non parametri tutto esclusivamente in funzione scudetto che, per carità, resta l’obiettivo manifesto e massimo. Quanto vale la promozione del Livorno? E quanto la salvezza della Reggina nonostante l’handicap calciopolesco? E il secondo e terzo posto del Napoli, non di Juventus-Milan-Inter, del Napoli.
Contropiedista o meno, anche tatticamente grezzo, ma ragazzi miei, vi siete dimenticati che i primi mesi vinceva le partite quasi da solo? Restando in tema di “bidoni” qualcuno sa delle gesta di Elijero Elia, altro mistero del primo anno di Conte? Inoltre, avendo in rosa Isla, Peluso, ecc… ma tenersi Estigarribia era così assurdo? E non parlo di Giaccherini che sta facendo cose egregie in Inghilterra…
Gentile Hai Steaua, il 4-2-3-1 è di gran moda. Mi piaceva quello della Roma di Spalletti. Nacque a Marassi, contro la Sampdoria. Aveva un sacco di infortunati, vi si aggrappò. Andò bene. Quando si dice il destino.
Primario, Mazzarri (e qui mi contengo) è un discreto allenatore da squadre-salvezza (contropiede, agonismo e ripartenze… poi cos’altro?) il cui ego si sta gonfiando ancor più di chi sappiamo noi perchè ha fatto bene (a parte una coppa Italia non ricordo cos’altro abbia vinto). Mi spiace, nessun convenevolo, nessuna pietà calcistica, per me. E poi è anche sbruffone, parla a vanvera e cerca sempre la polemica, un riottoso di prima classe.
Gentile Bit, buon giorno. Certo: io sono per il 4-2-3-1. In alternativa, il 4-3-3.