Il catenaccio è un diritto. Contro la Juventus, al completo o in emergenza, come questa volta, lo esercitano spesso. Ci ha provato anche il Livorno. Ha retto per un’ora. Privo di Paulinho, la carabina titolare, si è sciolto proprio quando, paradossalmente, ha cercato di buttare un occhio oltre i reticolati. Gianni Brera invitava a difendere la sconfitta, figuriamoci un pareggio.
Llorente, al volo su cross di Pogba; Tevez, con il bisturi, su tocco dello spagnolo. La squadra di Conte ha avuto pazienza. Livorno era una tappa di trasferimento verso il Copenaghen, che andrà battuto a tutti i costi per «restare» in Champions e poi giocarsela a Istanbul. Se il Sassuolo di Berardi e Zaza si è svegliato dopo il 7-0 dell’Inter, la squadra di Conte ha cambiato marcia dopo la sbornia fiorentina. Cinque successi di fila, con un saldo-gol di dodici a zero.
Il mio podio di giornata: Llorente, Pogba, Asamoah. Bene pure Vidal, centrale di fortuna, e persino Padoin, a destra. Llorente era lo sfogo tattico non contemplato (o appena sfiorato: Borriello, Matri, Bendtner, Anelka). Fermo da quasi un anno, ci ha messo un po’ a farsi capire, e il mister a capirlo. Fa salire i compagni, come insegnano a Coverciano, fa massa in area, e non è solo un battitore di testa.
Certo, il ritmo non è stato «inglese». Non è una novità , per i nostri pollai. All’estero sono più aperti, ma vi raccomando i Boruc di turno e, nel caso specifico, la difesa del West Ham sul rigore pro Chelsea. Nicola ha preferito non far giocare gli avversari. Donadoni, a Napoli, se l’è giocata. Libero schema in libero Stato.
Coriandoli arbitrali: manca un giallo a Chiellini (su Schiattarella, nel primo tempo); manca un rigore alla Juventus (braccio largo di Ceccherini, nel secondo).
Gentile Alex, occhio a scrivere certe cose…
Noi facciamo sempre la partita, e difficilmente ci esponiamo al contropiede avversario….Bonucci e Caceres permettendo, ma questo e’ un altro discorso….poi sai Alex, e’ dura fare il contropiede dalla propria area di rigore, il campo e’ lungo, aivoglia poi ad arrivare alla porta avversaria.
Intervengo,sto godendo per il napoli che sia chiaro,ma stasera il rigore e’indegno di una partita di questo livello,subito dopo quello il napoli cercando il pareggio ha offerto il contropiede alla squadra che meglio interpreta questo tipo disituazione al mondo.
Riccardo, tu escludi che si possa “fare la partita”, senza esporsi necessariamente al contropiede avversario?
Gentile Intervengo, giri la domanda al gentile Alex indignato perché in Italia fanno tutti catenaccio. Io avrei difeso la sconfitta, alla Brera, ma chi sa come sarebbe finita.
Ric. Conte, per fare un nome a noi noto, non rinuncia mai a fare la partita, mai, nemmeno palla all’avversario. Ben vengano certi integralisti. L’identità di certi santoni come Mazzarri puzza di copia e incolla, a livello di mentalità . Esempio lampante, Juventus-Napoli di un anno fa. Mazzarri è incapace nell’organizzazione del gioco, però si riempie la bocca e fa la parte di quello che studia, lavora, ma lavora cosa? Un Sannino qualsiasi ha più coerenza e meno facilità di lamento.
Con il Malaga lo vidi faticare ad attaccare con un avversario schierato…..ecco Primario, questo doveva fare il napoli, della serie….vieni avanti tu che a me viene da ridire
Il Bologna, Il cagliari, il Sassuolo, ilChievo, ecc ecc ecc…
Poi, certo, se affronta la Juve, presta attenzione, cerca di soffocare le fonti di gioco nostre ed usa le armi che ha a disposizione per cercare di far male. Ed ugualmente fa Conte dall’altra parte.
Anzi, contro la Roma in casa, esempio, cercò di fare la partita, e la fece. E si fece uccellare in contropiede. I tre goal della Roma, tre contropiedi condotti magistralmente…
Gentile Alex, domani glielo faccio sapere.
Sempre a proposito del Bologna, Mazzarri si è vantato di aver avuto il 65% di possesso del pallone……..contro il Bologna.