In Europa è diverso, scrive un assiduo lettore. Mi sono commosso. E’ quello che cerco sommessamente di spiegare da anni, al netto di tutte le attenuanti: podio degli obiettivi, necessità del turnover, capricci del destino. Il Trabzonspor è un Verona che, con i suoi limiti e le sue risorse, non ha atteso un tempo per valicare la metà campo. Certo, la Juventus avrebbe potuto segnarne almeno quattro, di gol, ma non c’è riuscita e proprio sfortunata non è stata: auto-assist sulla rete di Osvaldo, pareggio turco invalidato da un crossetto fantasma (palla dentro o palla fuori: do you remember Peluso in Roma-Juventus di coppa?).
A Trebisonda farà caldo, l’Europa League è un nido di vipere. Il 2-0 dovrebbe bastare. Il condizionale è rispettoso, non scaramantico. Era dal 5 gennaio (3-0 alla Roma) che la squadra di Conte non chiudeva «vergine» una partita. Tevez ha incarnato lo spirito del guerriero che si ribella persino agli déi della sua tribù. Capisco stanare gli avversari – e, dunque, regalargli campo, per colpirli alle spalle – ma nella ripresa tra difesa e attacco c’era una voragine: troppo schiacciati Caceres, Bonucci e Ogbonna, troppo morbidi gli altri. Calo di gambe, di testa: se giochi così, il tridente difensivo diventa un lusso. Di più: un rischio.
Si sa: tra Lichtsteiner-Asamoah e Isla-Peluso le distanze si sono allungate, non ridotte. A ogni errore (di Pirlo, di chiunque) scattava il contropiede: un vizio antico. Pogba si è impossessato degli sgoccioli (palo, raddoppio: che «cioccolatino», Tevez), l’ingresso di Giovinco – temerario, alla luce degli equilibri pericolanti – ha prodotto qualche bollicina.
Ripeto: in Italia, i rivali aspettano; in Europa, brocchi o non brocchi – e il Trabzonspor proprio brocco non mi è parso – accettano il braccio di ferro. E se non tieni su la squadra, sono brividi. Questione di personalitÃ
Pratica da studiare, non da liquidare. La rumba è cominciata.
Teodolinda: i tuoi propositi di parlare giustamente di gnocca stanno naufragando?
Riassumendo la classifica di schieramento dei nostri punteri, attualmente sarebbe :
1)il ciccione
2)quello alto
3)ll bombetta
E qui si apre la discussione : chi al quarto posto a parità di forma? Il tavolino o il poeta o Quaglia?
Chef-faro, piuttosto che scrivere minchiate, dicci il menu di domani.
Per axl rose : senti chef, che si mangia per cena?!?!?
Lo sentirai in Trebisonda … …
…..mai sentito un campo parlare.
Infatti dai giullari patetici non dovrei accettare consigli di grammatica. Ma oggi mi sento benevolo.
però secondo te le nostre riserve più una buona parte di titolari non servono per liberarsi facilmente del trabzon?
siamo ridotti così male?
Scritto da Matteo il 21 febbraio 2014 alle ore 13:07
No. O almeno non dovrebbe. Ma di solito è il campo che deve parlare, non noi.
Dimas, e se lasciassimo un pò in pace Conte e Ogbonna e svoltassimo per un pò sulla gnocca?
@ MacPhisto – Riccardo Ric – Massimo Franzò
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Come soggetto bisogna usare “tu”, ma comunque… accetto l’informalità :
dunque “me” sono un giullare patetico…..
:) ;)