Al di là del «fado» e della nazionalità del portiere di Siviglia (Beto, portoghese), il gioco e il livello dei protagonisti hanno confermato quanto la finale torinese di Europa League fosse alla portata della Juventus. Come il Benfica, la squadra di Conte veniva dalla Champions, che resta lo spartiacque di tutto: dal bilancio della società alle ambizioni dell’allenatore.
Può darsi che la fissa del terzo scudetto (averne, di queste manie) e il «recordismo», nobile ma insidiosa malattia sulla quale tornerò, abbiano «distratto» Conte. La maledizione di Bela Guttmann resta troppo suggestiva e disponibile per non applicarla all’ottava finale persa dal Benfica. Mi permetto di aggiungervi, in generale, la cronica assenza di un vero e proprio cannoniere (c’era una volta Eusebio; e Cristiano Ronaldo batte altri sentieri) e, nel caso specifico, le squalifiche di Markovic, Salvio, Perez e il k.o. di Sulejmani.
«Frizzantina, no?», chiosa Matteo, lettore paziente e paziente lettore. Sì, abbastanza: da sei e mezzo. Non un epilogo memorabile, ma nemmeno uno sbadiglio eterno come Psv Eindhoven-Benfica e Marsiglia-Stella Rossa, roba di un secolo (e una Coppa dei Campioni) fa. Mi ha deluso Bacca, mi è piaciuto Rakitic, si è confermato Garay. Non conoscevo Vitolo: lampi di dribbling.
A proposito di campionati poco allenanti. Il Siviglia è quinto nella Liga. E il Benfica è pur sempre la locomotiva di quel Portogallo che nel 2011, con Porto-Sporting Braga, si annesse la cima di Europa League. Tornando alla Spagna: senza scomodare il Barcellona del tiki taka, la prossima finale di Champions sarà il derby di Madrid. Noi non vinciamo l’Europa League dal 1999 (Parma), quando ancora si chiamava Coppa Uefa. Arriba Espana: dal 2000 in poi, Valencia, tre volte Siviglia e due volte Atletico. Non proprio una coincidenza, in fin dei Conte.
però non solo, altrimenti non si spiegherebbero i cicli di alcune squadre. quando sei forte, l’alea che sempre caratterizza le partite di calcio e che rende questo sport così affascinante, si riduce. voglio dire, il bayern alla fine arriva sempre o quasi in semifinale o in finale o vince. stessa cosa per il barcellona, ecc. noi stessi con lippi arrivavamo sempre in fondo. poi, ok, abbiamo buttato tante finali, ma c’eravamo. perchè eravamo forti. io questo chiedo, non di vincere ma di giocarcela, con coraggio, al massimo delle nostre possibilità . poi accada quel che accada.
Scritto da bit il 16 maggio 2014 alle ore 13:57
Magnifico bit, condivido, mi hai tolto le parole identiche che avrei usato io. Ridurre tutto alla casualità degli episodi per vincere le coppe in gara secca è da sprovveduti.
Il giovanemarrone, peccato un poco lento, ma coi piedi giusti. giovanemarrone, gran piedi, con un difensore stile vierchowod (velocissimo) coppia interessante…
@Lex. Appunto, si presta ad uso misto. piuttosto di un altro simil barzagli-bonucci.ogbonna-chiellini…
Certo, se ci fosse uno scirea/baresi giovane, ma è come pescare un ago nel pagliaio. Oppure bisogna impostare un centrocampista coi tempi (e la velocità ) giusti.
vidal se non indulge nelle notti pazze in tarda carriera sarà un gran centrale di difesa.
Per Robertson : Mascherano è stato riadattato difensore.
#compratelabari
Scusami Martinello, non l’ho capita.
X axl rose delle 12:37 – Certo che questa mamma Juve non si finisce mai di mungerla.
Bravo, quello è uno da prendere, lo pensavo questi giorni…
Ci risolve due problemi + uno.
1. Può giocare al posto di Bonucci
2. Al posto di Pirlo
3. Mettiamo dentro uno con tanta esperienza e con le palle quadre.
Grazie Robertson.
Hummels mi piace, ma vorrei un difensore più puro, meno “bello”. Garay piace anche a me.
X scheda – Poveraccio. A voi invece non vi si misura a “maniche”. A “sacchi” come le merde. .