Con la Sampdoria, con il Napoli, con l’Inter: impatto sontuoso, gol-lampo, raddoppio sfiorato, calo progressivo, pareggio, caos, rischi (e a Doha, rigori). Sono già tre indizi, parlare di coincidenze mi sembra riduttivo. La Juventus di Allegri si allontana sempre più dalla Juventus di Conte e così la Roma torna a un punto.
Era la prima dopo le vacanze, i campioni si erano ritrovati per ultimi. La butto lì. Mancini sta cercando di portare l’Inter oltre Mazzarri. Non sarà facile. Per un tempo, il più pericoloso era stato D’Ambrosio. La Juventus dominava. Che bello, il tacco di Vidal pro Tevez. Che numero, Pogba: bravo Handanovic, ma serviva lo scalpello, non il pennello. La staffetta Kuzmanovic-Podolski ha rimescolato le carte. Il gol di Icardi, complice Buffon, ha caricato l’Inter e confuso la Juventus: era già successo dopo il sinistro a giro di Gabbiadini, ricordate?
D’improvviso, ho rivisto la Juventus di Firenze. Quella che, raggiunta sul due pari, si stracciò in avanti, a testa bassa, e perse di brutto. Un Icardi meno egoista e un Buffon non più amletico hanno scongiurato un epilogo più o meno identico.
Ripeto: le grandi squadre devono chiuderle, partite così. In caso contrario, rischiano di perderle. L’Inter di Mancini è ferma a una vittoria in sei partite, ma questo è un punto che fa morale. Viceversa, non so quanto possa rallegrare Allegri. Piano piano, si sono spenti Pirlo, Vidal, Marchisio. E’ calato Tevez, non Pogba: anche se spesso la sua «francesità » ne riga il tremendismo fisico.
I collezionisti di moviole vi parleranno di una gomitata di Juan Jesus a Chiellini (niente rigore, niente rosso) e dell’espulsione, corretta, di Kovacic (piede a martello su Lichtsteiner). Occhio, il problema non è Banti. Tra campionato e coppe, nelle ultime sei partite la Juventus ha vinto solo a Cagliari. E’ questo il problema.
Intervengo: già . Ma perfino solo un tempo, contro pezzenti di tal fatta, dovrebbe bastare. Se oggi chiudevamo sul 2-0 era fatta. Brutto segno, indubbiamente.
Mah Luca sul finale poi si son rifatti sotto con intensità , anche se in modo confusionario, come contro il Napoli, dopo aver subito il pari. È’ mancanza di fame, di voglia soffrire, fino a quando la partita va liscia vanno alla grande, alla prima avversità , quando c’è da tirar fuori il carattere si sciolgono. Ora davvero è’ il momento nel quale si vedrà Allegri, si questi aspetti la mano dell’allenatore è’ fondamentale.
No Fabrizio, c’è l’ho sempre con quello che parla male dei genitori altrui.
Buona notte, Beck. E mi raccomando, non sogni Banti perché Riccardo e Cartesio potrebbero trovare da ridire.
Giochiamo solo un tempo…anche molto bene, ma solo un tempo.
Gentile Beck, non so qual’è la sua idea sui provocatori che arrivano a scrivere sul suo blog, ma credo che uno come Yurgens (credo si chiami così) vada bannato.
Già Riccardo, a ritmi inusuali, che purtroppo non riusciamo a tenere, e che oggi ci hanno anche fatto andare fuori giri di brutto ad un certo punto.
axl: vero, é scappato da Vinovo e questo va a suo disonore. Ma faceva non bene, benissimo a cazziarli. Poi magari li cazzia anche Allegri, non so. E’ che quando vedo le atmosfere simpatiche mi viene l’orticaria, tutto qui.
Gentile Martinello, un Primario non può perdere due Pazienti perché altri pretendono che riesumi scorte e centimetri. Mi consenta.
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Vado, buona notte a tutti. Mi raccomando: vi lascio Fulvia e Mirka, siate all’altezza delle loro flebo. Grazie.
Complimenti ai Pazienti interisti per il secondo tempo!
Il goal del pari e ‘ arrivato da un errore di Pogba, la difesa stava salendo e sono stati presi tutti in contropiede, Buffon compreso. Lo stesso Pogba ha cercato il goal di fino, invece di scaraventarla dentro, dopo una giocata sopraffina, il goal del possibile raddoppio a causa di un errore di Bonucci. Ed in generale anche altri hanno commesso errori dovuti a troppa superficialità . Quindi il problema sta li,anche perché,di contro, pur se il bicchiere rimane mezzo pieno, anzi un quarto pieno, il primo tempo ho visto una squadra padrona assoluta della partita, giocare, e bene, a ritmi inusuali.