Fare gli auguri non è importante: è l’unica cosa che conta.
Per questo la Clinica tutta porge Buona Pasqua a tutti i Pazienti e alle loro famiglie.
In particolare:
alla signora Elisabetta
alla signora Luisa
al signor Barone
Il pensierino che vi offro, come manifesto della fase finale della stagione, l’ho preso da «Infinite Jest» di David Foster Wallace:
«Si gioca fino al proprio limite, poi si passa quel limite e ci si volta a salutare il limite che si aveva prima, gli si sventola il fazzoletto come quando ci s’imbarca».
Buona Pasqua e buon lunedì dell’Angelo a tutti gli angeli veri, virtuali, presunti, oriundi purché con almeno un’ala.
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Dopo le prime accuse del sinistro-sinistroide-bombarolo romano, alla vigilia di Juventus napoli, ho chiesto se non era il caso di querelare. Risposta: La Juventus non ama dare fiato alle trombe, e’ gli Juventini ci hanno convissuto benissimo. Solo due volte la juventus ha dato il via libera: A Boniperti contro Zeffirelli, portato a termine da Boni (ma riguardava un personaggio credibile, ed era diventato asfissiane), e’ a Moggi: contro candido cannava, che colpevolmente, ha abbandonato. Querelare i giornalisti ti metti contro il cancro che annienta l’Italia, e’ finisce ti si riversa contro.
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Al riguardo, ho trovato una prova, che la Juve fa bene a stare fuori dai tribunali.
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Biscardi assolto Niente offese quel Processo è da bar sport
MILANO – Quando lunedì sera hanno sentito Aldo Biscardi proclamare in tv che “la querela contro di noi è stata archiviata in modo definitivo”, a quelli dell’ Associazione italiana arbitri è saltata la mosca al naso. E i capi dei fischietti italiani si sono attivati per raccontare il loro punto di vista, rendendo pubblico il dispositivo con cui la Procura di Roma ha in effetti archiviato nei mesi scorsi la querela in questione. La vicenda risale allo scorso anno. L’ Associazione arbitri, in un lunedì del febbraio ‘ 99, decise che nelle polemiche in corso al processo biscardiano (sì, erano contestati anche lo scorso anno) si era passato il segno. E querelò per diffamazione quattro persone: Aldo Biscardi, conduttore, e i giornalisti Maurizio Mosca, Franco Melli e Xavier Jacobelli. Tutti ospiti pressoché fissi del “Processo” in onda su Telemontecarlo. A ottobre, arriva l’ archiviazione, firmata dal pm Giuseppe Amato, sostituto procuratore al tribunale di Roma. Ma perché Amato archivia? Semplice, perché accoglie la tesi difensiva di uno degli indagati, lo stesso Aldo Biscardi. Il quale, si legge nella sentenza, argomentò “in termini convincenti e rispondenti al vero che trattasi di un programma televisivo il cui oggetto principale è proprio quello di suscitare con linguaggio diretto ed espressioni volutamente forti discussioni, spesso pretestuose, tipiche da bar sport”. In tale prospettiva – prosegue il giudice, a quanto pare continuando a citare o quantomeno a parafrasare la tesi di Biscardi- “la credibilità oggettiva delle notizie riportate e fatte oggetto di dibattito è riconosciuta come assai bassa, secondo l’ opinione comune, trattandosi non infrequentemente di notizie create o gonfiate per suscitare la polemica”. Conclusione del giudice: “I toni, la sede e la natura degli interventi depongono per essersi trattata di una tipica discussione ‘ ‘ da bar’ ‘ finalizzata all’ incremento dell’ audience attraverso l’ uso di toni e contenuti platealmente esagerati….”. Agli arbitri l’ archiviazione non è piaciuta affatto, e infatti hanno presentato un ricorso finora rimasto inascoltato. La vicenda pone un problemino, non da poco: a quel che si legge, al Processo biscardiano del lunedì sera si può quindi dire pressoché qualsiasi cosa, e chi si sentisse danneggiato sappia che il contesto è quello di un innocuo bar sport dove si sparano in libertà le più allegre fanfaluche, ed è pregato di non prendersela. Né tantomeno di querelare. E in giro non esiste solo Biscardi: ci sono decine di programmi sulle tv private piccole e medie, che il loro processino al calcio se lo organizzano quasi tutte le sere: molte raggiungono tonalità da bar sport solo nelle serate migliori. Libertà totale anche per loro? Resta il fatto che la scena di Biscardi che spiega al giudice la sua prospettiva del Processo (un’ adunata di burloni che fanno casino per divertirsi), e porta a casa l’ archiviazione, avremmo pagato per vederla. Ed eleva ancora di più il rosso di Larino al ruolo di genio mondiale della comunicazione.
di ANTONIO DIPOLLINA
22 marzo 2000
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/22/biscardi-assolto-niente-offese-quel-processo-da.html
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italia, purtroppo, paese di merda
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CALCIOPLI? Qualcosa di rivelatore, anche in questo articolo di Dagospia.
alla scoperta del mistero, che poi tanto misterioso non’e'!
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Del segmento rivelatore, ne faccio un copiaincolla.
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*5 – I COMPAGNI MORATTI CHE INCASSARONI 900 MILIONI CIASCUNO A SPESE DEGLI AZIONISTI
Con una grande cena di gala nei saloni della Triennale di Milano sono stati consegnati i premi “Gentleman dell’anno 2009″, un’iniziativa che si ripete dal 2006 ed è promossa dal mensile Gentlemen del Gruppo Class.
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Il riconoscimento è stato distribuito a vari personaggi tra cui Giovannino Malagò, Lorenzo Bini Smaghi, Flavio Cattaneo, Matteo Montezemolo e Alessandro Benetton, ma il vero vincitore dell’edizione di quest’anno è Gianmarco Moratti, il 73enne petroliere genovese che nel ’73 ha sposato donna Letizia di Rivombrosa, sindaco di Milano.
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ALESSANDRO PROFUMO
La foto di Moratti, che sembra aver superato il dramma della Sardegna dove sono morti 3 operai, appare insieme a quella degli altri premiati su “ItaliaOggi” dove si legge che al petroliere è stato donato un prezioso volume rilegato a mano e a tiratura limitatissima con le Lettere scritte da Lord Chesterfield e pubblicato a Londra nel 1774.
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Il marito di donna Letizia ha gradito il dono e davanti ai vip tra cui non mancava Gianluigi Gabetti,
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ha pronunciato parole di circostanza senza fare alcun riferimento al best seller di questi giorni “Gli affari di famiglia” dove il giornalista Filippo Astone lo fa letteralmente a pezzi.
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A partire da pagina 67 il volume che ha raggiunto in due settimane il vertice delle classifiche ricorda l’insuccesso clamoroso che ha accompagnato la quotazione in Borsa della Saras di Gianmarco e Angelo Moratti. Quella ferita brucia ancora per migliaia di azionisti che nel febbraio 2006 comprarono le azioni a 6 euro e oggi valgono 2,1. In quell’occasione il “Gentleman dell’anno” e suo fratello incassarono 900 milioni ciascuno.
Complimenti vivissimi.
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http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/gentlemen-moratti-che-incassarono-900-milioni-ciascuno-spese-6802.htm
Ribio
Evra mi e’sempre stto sui coglioni.l’ho sempre ritenuto un sopravvalutato e un uomo infido dopo il s.africa.la sua natura strisciante mi e’stat confermata dopo sassuolo e in un altro paio di occasionispero ardentemente di non vederlo piu’alla juve..tuttavia quella dellla maglietta era una cosa goliardica tra me e lex.
Parlare di arbitri e’da interisti.o da napolisti o rmanisti.magari da granata.
Sscegli tu.
L’unica cosa certa e’che alla juve non lo facciamo mai come ha fiustamente ricordato ieri buffon.cosa che avrebbe dovuto fare un dirigente o l’allenatore ne avessero gli attributi.
Meno male che gigi prende ogni tanto queste iniziative TOTALMENTE
personali.
Robertson vero noi abbiam preso la joya ma dovevamo prendere un bomber e non mandzukic per non fare un passo indietro anche perche’non ci sono garanzie sul fatto che dybala diventera’un tevez seppur siam di fronte ad ottimi segnali.
Alex sandro mi piace ma sono molto piu’cauto di te sul ragazzo.
Molto piu’cauto.
Grande stima per il giornalista Peter Gomez, lucido e con i piedi per terra.
E non sottoterra come gli allievi di HH.
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Peter Gomez, giornalista e tifoso dell’Inter, negli studi di TikiTaka ha parlato del primato nerazzurro e degli obiettivi del club: “L’Inter deve chiaramente centrare il terzo posto in classifica, altrimenti deve portare i libri in tribunale, se non cambia presidente. Non credo possa vincere lo Scudetto. Sono molto contento del primo posto in classifica, quando sono entrato in redazione ieri mi parlavano di politica, di altri problemi, ma l’unica cosa che mi interessava era il primato nerazzurro”. (15/12/16)
Ma parlando di doping come non ascoltare l’autorevole opinione di Giacinto Facchetti!
Non capisco perchè non lo intervistino quando dai tombini fuoriescono i miasmi di queste polemiche.
Mah…mistero, però ci sarebbe sempre lo zio Bergomi, quello dalla mutanda marrone perchè leggermente preoccupato.
Anche se, a mio modesto parere, si ingozzava di giunduiotti che sono quelli che hanno un effetto miracoloso sull’aumento muscolare
.Ne erano ghiotti particolarmente anche Vialli e Del Piero. E pensare che Zeman parlava perché era invidioso dei dolci piemontesi e non riusciva ad averne la ricetta.
Il dopaggio di Ibra , se fosse vero , confermerebbe l’era di Luciano.
Intanto Nagatopo rinnova sino al 2019…hihihihi
Peccato che non sia italiano da poterlo mettere in coppia con D’Ambrosio in nazionale.
Tra l’altro piace veramente ai pisciatombe visto che è con loro dal 2011…quasi 5 anni !!!!!
E’ proprio vero che il tempo passa veloce quando ci si diverte.
Dopo due anni,sono riuscito ad inquadrare Morata.All’inizio per le movenze mi sembrava Van Basten,poi un po’ Ibra e un po’ Van Persie.Oggi Lo vedo tal e quale a Dennis Bergkamp,grandissimo,a fasi alterne,con la fobia del volo in aereo!!!Un lord del football e come tale fara’ la stessa strada dell’olandese(Arsenal)!!Noi non siamo in grado di tenere i talenti perche’ pensiamo solo a vincere,senza spettacolo!Penso che nel /17 ci soffieranno pure il piccoletto!