Fare gli auguri non è importante: è l’unica cosa che conta.
Per questo la Clinica tutta porge Buona Pasqua a tutti i Pazienti e alle loro famiglie.
In particolare:
alla signora Elisabetta
alla signora Luisa
al signor Barone
Il pensierino che vi offro, come manifesto della fase finale della stagione, l’ho preso da «Infinite Jest» di David Foster Wallace:
«Si gioca fino al proprio limite, poi si passa quel limite e ci si volta a salutare il limite che si aveva prima, gli si sventola il fazzoletto come quando ci s’imbarca».
Buona Pasqua e buon lunedì dell’Angelo a tutti gli angeli veri, virtuali, presunti, oriundi purché con almeno un’ala.
Sei scusate.
A cui si aggiungono Padoin e Caceres, arrivati a gennaio del primo anno
(correggetemi se ho dimenticato qualcuno)
Cuadrado a quattro soldi ci farebbe comodo, lo diciamo da molto tempo
Non sottovaluterei l’apporto di Lich
A mio avviso fondamentale, nella stagione raddrizzata di quest’anno.
Se mercoledì vinceremo, sarà uno dei cinque “della prima ora” i cinque samurai.
@Fulvio : nessuno rimpiange il cantante (intanto stasera vediamo se il Tottenham aumenterà lo svantaggio o andrà a -5…….in quest’ultimo caso spedisci a Ranieri una confenzione di Pampers perché inizierà a cacarsi sotto); nessuno rimpiange Ferrara allenatore (il giocatore invece ci manca, e anche l’uomo visto il trattamento riservatogli dalla Juve mentre lui non ha mai sputato nel piatto in cui ha mangiato e vinto per lunghi anni; la triade scema non ci mancherà mai; Conte secondo me a qualcuno manca…….poi diciamocelo chiaramente (cosa che molti pensano) : Allegri alla Juve ha trovato delle basi solidissime impostate da Conte. Non da Del Neri.
…e non stancarsi di pretendere giustizia per Farsopoli.
Ciao.
Fulvio.
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Scritto da Fulvio il 18 aprile 2016 alle ore 11:37
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Questo, poi, mai!!!
Ciao!
Beh pero il problema che si riscontrava in Asa e Licht esterni era proprio relativo al fatto che dovessero ricevere sempre la palla sulla corsa e non sui piedi, nn avendo loro la capacita di saltare l’uomo da fermo. In questo Cuadrado rappresenta un’alternativa. Certo se poi converge al centro dopo aver saltato l’uomo o torna indietro in stile Diego il fatto di saltare l’uomo da fermo diventa fine a se stesso.
ANDREA SCANZI sul Referendum.
Quorum visto col binocolo, 32% di affluenza. Tutto come da (mio) pronostico. Fidatevi di me, ragazzi: non sbaglio neanche quando voglio. Soprattutto quando voglio. Nella politica e non solo nella politica. Vi avevo detto “quorum mai nella vita, prevedo un 35%”. Ho sbagliato di appena 3 punti: era facile. Eppure anche stavolta c’era chi credeva nel quorum: che sognatori inguaribili. Forse erano gli stessi che, nel 2014, scrivevano ‪#‎vinciamonoi‬ e si incazzavano se osavi ricordargli che contro Renzi non avrebbero vinto neanche a PES. Già che ci sono, vi ribadisco altri pronostici sicuri. Le amministrative le vincerà Renzi (quasi ovunque). Il referendum costituzionale lo vincerà Renzi (anche se non c’è quorum e qualcosa può cambiare). E le prossime politiche le vincerà Renzi (sicuro). Prendetene atto: alla maggioranza degli elettori, soprattutto over 55/60, Renzi piace. O comunque fa meno schifo degli altri politici. Voi siete convinti che la maggioranza degli italiani si informi e si arrovelli su scandali e Trivellopoli: ma de che? Berlusconi è durato vent’anni, e anche allora tutti a dire “Eh ma gli italiani ormai hanno capito”: come no. Con Renzi e renzismo sarà lo stesso. Nel 2013, in un libro, ho raccontato i disastri che avrebbe fatto la generazione – la mia – dei paninari invecchiati una volta conquistato il potere: eccola qua. Oggi, su Twitter, qualche renziano di grido (va be’) insultava Emiliano e diceva “ciaone” a chi aveva votato. Il livello è questo: “ciaone”. Roba da asilo nido, da “specchio riflesso”: roba da sfigati cosmici. Questi non sono governanti: sono bimbominkia tragicomici. Faranno più danni della grandine. E la maggioranza degli elettori glielo permetterà , un po’ per ignavia e un po’ per complicità : Renzi premier 2018, Boschi Premier 2023. Agili.
Un’affluenza così stitica, per un referendum che non era nato come “politico” ma che fatalmente lo è diventato, è figlia naturale di alcuni fattori. 1) Disinformazione in servizio permanente. 2) Disaffezione per la politica, che in Italia tocca l’apice (a parte rari casi) coi referendum. 3) La sensazione, diffusa e sbagliata, che “di questa roba complicata non me ne frega un cazzo”. 4) Il sostanziale menefreghismo di larga parte degli italiani. Tutto come previsto. E vi dirò: il 32% neanche è poco, in Italia. Magari può germogliare nel tempo, se non vi arrenderete (e loro non vogliono altro). In ogni caso è stato giusto votare. Come sarà giusto, benché consci (almeno io) di far parte di una minoranza, continuare a denunciare la crescente rumenta di questo governo. Vamos.
(Gioite: non canterò “Gelato al cioccolato”. Vi è andata bene. Del resto, se non fossi stato certo dell’esito finale, mica mi sarei esposto così)
Io avrei visto bene i denti di Recoba in bocca a Moratti.
Così, tanto per risanare la sua “bocca dei fuochi”.
Recoba, caro Salvadore, dicono sia stato la fortuna di Dentimarci. Non dirmi come, ma i meglio informati di me così sostengono…
Teo oltre ai 13 milioni di votanti ci sono da sommare i 30 milioni che hanno le palle rotte.
Ah ecco, se Cuadrado riceve palla da fermo è colpa dei compagni, mica di lui che non attacca la profondità , come ieri pomeriggio ha fatto una volta sola verso la fine, crossando peraltro una palla decente (solo decente eh?) per Khedira anticipato in angolo.
Vorrei sfatare la leggenda secondo la quale le partite si vedono bene solo dal vivo (balla colossale, visto che si perdono altrettanti dettagli): mi pare che fosse FC Pisciatombe-Juventus di coppa Italia, quando si legge il labbiale di Bonucci se ricordo bene, dire a Cuadrado qualcosa del tipo “E vai in profondità una cazzo di volta!”, che con la sua velocità ed una palla ben messa (i prescritti pressavano parecchio quella sera) avrebbe potuto essere una chiave importante.
Purtroppo Cuadrado (ripeto, buon giocatore ed utile nella sua atipicità ) la palla la vuole prevalentemente sui piedi per poter sculettare, come ama tanto fare, quando invece sarebbe molto più devastante se corresse più spesso dietro lanci lunghi.
La questione comunque e semmai era su quanto si dovesse pagare per il riscatto.