Tocca alla Signora, naturalmente, battezzare la Var. E così, una partita come tante, Juventus-Cagliari 3-0, diventa storica. Un contatto tra Alex Sandro e Cop sfuggito a Maresca e poi, via schermo, trasformato – correttamente – in rigore. Il fatto che Buffon lo abbia parato a Farias, non è un dettaglio marginale.
I campioni erano già in vantaggio (Mandzukic), ma non è che stessero incantando, o dominando. Anzi: c’era voluto Buffon, ancora lui, a disarmare Farias e, sulla respinta, la frenesia balistica di Faragò per sprecare la palla del pari.
Sorridevo dentro di me pensando ai dibattiti «movioleschi» nei Bar sport. Gli anti: beccati, finalmente; per tacere del braccino di Dybala. I pro: manco così, che goduria. Ci abitueremo, si abitueranno. Allegri veniva dal fiasco laziale, Rastelli dalla rottura con Borriello. Dal primo giorno di scuola non si può pretendere la luna, e difatti nessuno l’ha indicata: se non Dybala, a tratti (gol, traversa), e Pjanic (che lancio, a Dybala). Non certo Higuain, rete a parte. Benino Rugani, in rodaggio Marchisio. Buono, il palleggio degli avversari. Non altrettanto la fase difensiva.
Dybala partì in panchina contro l’Udinese, idem Higuain contro la Fiorentina: ci va piano, Allegri, con i nuovi. I primi morsi di Matuidi e Douglas Costa non hanno lasciato tracce memorabili, lo stesso dicasi di un risultato che il fattore campo e la differenza di classe tenevano saldamente in pugno.
Gli scheletri di Bonucci (soprattutto) e Dani Alves continueranno a sporgere dagli armadi chissà per quanto. Là dove sorge e sgorga l’azione, si è piazzato Pjanic. L’allenatore dovrà lavorare per raffinare e snellire l’azione. Siamo al 19 agosto e una volta, di questi tempi, il mercato era chiuso da un pezzo. Bei tempi.
Tenere bene in considerazione, anche dopo l’esordio casalingo col Cagliari, che la discriminante sarà l’atteggiamento ed il rendimento esterno, a cominciare da Genova.
E siccome lo scorso anno l’atteggiamento fuori casa è stato piuttosto passivo, con corollario di 5 sconfitte…è nella testa dei giocatori che deve nuovamente scattare quella scintila. Perchè non è che potremo sempre avere un ruolino di marcia impeccabile all’AS.
Il problema è che il motivatore che dà coraggio e spirito battagliero dovrebbe essere il Signor Knorr.
per carità, juve77, la filosofia è corretta (cioè quella di pensare sempre alle vittorie future). a volte, leggendo i commenti, sembra che sia tutto da buttare e, per me, non è così. come ben dici mi piace riconoscere i meriti quando ci sono, così come ammettere gli errori quando si sbaglia.
Continuerò a leggere i tromboni-zerbini… nei momenti di stipsi che, prima o poi, colpiscono tutti.
Un lassativo che non intacca l’organismo direttamente ma agisce sui centri nervosi.
Il livello di stupidità dei mediocri che fingono di tifare Juventus nei periodi di auge (per scomparire quando ci si imbatte nei settimi posti oppure ci si consegna al nemico come ai tempi di Porcopoli), ma che vedono la Juve come un Udinese più attrezzata, ha raggiunto abissi sublimi.
Io sabato ho visto quantomeno un po’ di corsa, segno che o la condizione è migliorata o la sconfitta in supercoppa ha innescato almeno un po’ di orgoglio in chi, con la Lazio, aveva fatto la bella statuina.
Le buone notizie si fermano a questo e ai tre punti, adesso nella fogna di Genova, dove tradizionalmente picchiano e abbiamo vita dura, mi aspetto conferme e passi avanti.
Peraltro avere Licht di nuovo titolare dopo due anni non è un gran segnale.
È più importante vincere in Italia che in Europa, anche se c’è chi la pensa diversamente. Tutti i giorni abbiamo a che fare con bovini, suini, olgettini, napolisti e la soddisfazione principale oltre a vincere è non vedere vincere questi. I tifosi del real chi li vede?
forse dovremmo tenire in conto che alla prima di campionato non tutti i meccanismi sono ancora rodati, quindi delle imperfezioni ci possono stare. Malgrado ciò, i tre punti sono arrivati con un punteggio tondo tondo. Spero che sabato a Genova si potrà cancellare il ricordo della pessima prestazione dell’anno scorso. Il Genoa si attirò la maledizione di sei-sette sconfitte consecutive dopo quell’exploit :-)
Scritto da Nick Falco il 23 agosto 2017 alle ore 10:18
Con 11 giocatori su undici dello scorso campionato di che meccanismi parliamo? Se così fosse di chi la colpa? Perché la critica sarebbe infondata? Se dobbiamo commentare solo il risultato allora non guardiamo le partite, diciamo che siamo soddisfatti (abbiamo battuto il Cagliari non il real) e ci risentiamo sabato alle 20:00 per commentare il risultato di Genova
@juve77…se ben ricordo prima del 2012 lo juventino faceva tesoro delle vittorie in quanto merce rara. In Europa, poi… facile eiaculare in un mondo di eunuchi come quello attuale italiano.
forse dovremmo tenire in conto che alla prima di campionato non tutti i meccanismi sono ancora rodati, quindi delle imperfezioni ci possono stare. Malgrado ciò, i tre punti sono arrivati con un punteggio tondo tondo. Spero che sabato a Genova si potrà cancellare il ricordo della pessima prestazione dell’anno scorso. Il Genoa si attirò la maledizione di sei-sette sconfitte consecutive dopo quell’exploit :-)
Scritto da bit il 23 agosto 2017 alle ore 10:04
Non è pessimismo cosmico. Il tifoso della Juve dimentica subito la vittoria per pensare alla successiva. È questa la differenza tra noi e gli altri. Non accontentarsi di sei scudetti di fila, ma cercare subito il settimo
Ognuno è libero di di esprimere le proprie opinioni specie su una materia completamente opinabile come il calcio. Sarebbe bello però che le critiche alle opinioni altrui fossero sempre in merito alle opinioni stesse e non sui pregiudizi. Es. se marotta cede bonucci a 30 pippi più de sciglio, sarà opinione diffusa che è un cogli-one non perché l’ha fatta Peppino, ma perché il valore del giocatore non è quello, mentre se vende lemina a 18 diciamo che ha fatto un buon affare. Una cosa mi piacerebbe capire visto che i critici qua dentro non riescono a capirlo ed io tra questi: quale è questo gioco della Juve, a parte palla lunga per la testa di manzukic?