Contro un Toro che Mazzarri, dopo aver rianimato, aveva riconsegnato a una leggerezza quasi noiosa, lontanissima dall’effetto rodeo di Mihajlovic, la Juventus ha vinto in carrozza, come piace ad Allegri, senza subire (o concedere) lo straccio di una mezza palla-gol. E dire che l’infortunio di Higuain, già al 3’, sembrava un segno del destino. I granata non ne hanno approfittato, i campioni non ne sono diventati schiavi.
E’ chiaro, le panchine contano, e quella di Madama è una miniera capace di assorbire fior di assenze, «prima» e «durante». Dentro Bernardeschi, non so se mi spiego. Dentro, cioè, colui che, di destro, ha fornito l’assist ad Alex Sandro, un altro macino che, sempre di destro, ha sbloccato il risultato. La mediocrità soffusa della partita – e dell’avversario, soprattutto – ha portato la Juventus più vicina al raddoppio (con il rientrante Dybala) che non il Toro al pareggio.
Detto che trovo filosoficamente pericolosa la staffetta fra Szczesny e Buffon, detto ciò, non c’è molto da aggiungere. Le schegge isteriche lasciate dalla rimonta del Tottenham sono state spazzate dall’organizzazione con la quale, in campionato, Allegri disarma spesso i clienti di turno. La trovata del doppio terzino (Asamoah-Alex Sandro) ha pagato al di là di ogni più roseo dividendo. Chiellini e Rugani hanno imbottigliato Belotti; Iago Falque, da solo, non poteva che stappare bollicine; Niang è entrato tardi.
La ragion pratica di Allegri – giustificata, in questo caso, dagli ingorghi del calendario – ha prodotto un giro-palla attorno a Pjanic che i rivali hanno sofferto fino alla «masturbatio grillorum», avrebbe chiosato Gianni Brera.
Insomma: il derby era oggettivamente una trappola. La Juventus ci ha fatto cadere il Toro.
E’ che bisogna considerare il contesto sociale, come direbbe Caressa.
Scritto da Robertson il 20 febbraio 2018 alle ore 14:56
ehhh, ma chissà cosa stavano pensando questi in dicembre…e poi dipende tutto dal fatto che quella settimana mica c’era in studio Bartoletti…
Il cliente si chiama realmente Davide e fa il radiologo!
Stamani,per lavoro,incontro un cliente che non vedevo da oltre 6 mesi!Ecche’ stem già for dalla CL(ecco stiamo già fuori dalla CL),risposta:mica sei il Davide di Beck is back?Ma dove cazzo si e’ mai visto uno Juventino arrendersi senza provarci!
Che, peraltro, in un paese civile, come ci si augurava di essere in quel Napoli-Juve, non bisognerebbe nessuna “cazzuta battaglia civile”, per poter andare allo stadio ospite….
Tutto bello tutto nobile quel che dicono genta e bartoletti alla tv (consentire con una cazzuta battaglia civile il 22 aprile al tifo napoletano di essere presente a torino). Giusto.
Non ricordo peraltro, ohibo, un analogo fervore a Napoli lo scorso dicembre. Dove il prefetto nego autorizzazione, mi pare.
Dimenticanze? Distrazioni? Genta era assonnato? L’hanno imbavagliato? Oppure, magari, lodava lo straordinario pubblico napoletano che non lascia un posto libero al gremitissimo sanpaolo e, dico io, non permette una bandiera che non sia quella del ciuccio?
Come mai non hanno combattutto questa generosa battaglia civile anche allora?
Sarebbe stato bello, e avrebbe stroncato sul nascere ingenerose illazioni.
Sembrerebbe?
Sembrerebbe che Bernardeschi stia fuori un mese e che Higuain ritorni i primi di Marzo contro la Lazio…..
Parlando (male) dei cacciatori l’animalista Mocavero aveva scritto: «Baggio, che ha il coraggio di definirsi ‘buddista’ (probabilmente visto il suo livello culturale, non conosce il significato delle parole) — la parentesi è dello stesso Mocavero — ed esercita la caccia, andando anche all’estero per i famigerati viaggi della morte».
Il post non è sfuggito a Baggio che ha deciso di denunciarlo con una querela per diffamazione, con conseguente «tour» nelle aule di giustizia. Si tornerà in aula, davanti al giudice Chiara Bitozzi, il prossimo 18 giugno.
da il Corriere della Sera sezione di Vicenza…
Mah…. Devrij a zero, per me è’ già su un aereo per Uk, Spagna o Germania. Per quale ragione dovrebbe rimanere in Italia? Tra l’altro, stesso identico ruolo di caldara…