Dal triplete della Lazio al tridente è tutta un’altra musica. Certo, l’Udinese è l’Udinese, fragile nella fase difensiva, ma insomma: Cristiano, Dybala e Higuain hanno divertito e si sono divertiti. Per un tempo, almeno. Poi Madama ha rallentato, l’Udinese è cresciuta, Cristiano ha preso un palo e ribadito quanto sia bravo Musso, fino ai tuffi di Buffon e al gol di Pussetto, epilogo che ha mandato in bestia Sarri.
Il marziano ha segnato di destro (tiro bellissimo, per come ha dovuto calibrarlo più in fretta della solita fretta) e di sinistro (chirurgico). Bonucci di testa, su sponda di Demiral, preferito a De Ligt. Fermo al rovinoso pomeriggio col Verona, il turco sembrava perso. E’ rientrato a Leverkusen, ha convinto ed eccolo arrampicarsi su Okaka e sdraiarsi, provvidenziale, ai piedi di Lasagna.
Sarri si è sempre posto di fronte al tridente con la flemma del rivoluzionario che preferisce le sortite notturne al colpo di stato in pieno giorno. L’aspetto buffo è che l’Omarino ha coperto il campo in lungo e in largo come ai tempi dell’ultimo Allegri, tuttocampista o trequartista a seconda dei vezzi lessicali. L’ho visto avviare un paio di contropiede da area ad area, addirittura.
E’ che se stai corto, pressi e palleggi alto, la palla suda più di te, cosa che in passato non sempre succedeva, e gli avversari si demoralizzano. Nella posizione di Pjanic, squalificato, ha giostrato Bentancur: non ai livelli della prima mezz’ora dell’Olimpico, ma all’altezza delle esigenze, rare e modeste. Ai lati, Matuidi e Rabiot: portatori seriali di legna.
In Europa vince chi ha più coraggio e attacca meglio. Non sempre schierare molti attaccanti qualifica il gioco d’attacco, ma Real e Barcellona ci hanno insegnato che ne vale la pena. Urgono rivali più probanti. E se per caso il meccanismo s’inceppa, la panchina non offre altre punte di ruolo. Però è un’idea che seduce.
Come mai Alex Sandro ha riposato anche oggi?
Alex Sandro ha giocato tantissimo, in questi giorni mi è parso leggermente appesantito, ho preferito prolungargli il riposo e approfittare del buon momento di De Sciglio.
Meno male che era un allenatore integralista. Turnover logico anche in difesa dove oggi 3 su 4 non erano i titolari di una settimana fa
a frequentare questo posto si peggiora notevolmente. L’ho provato sulla mia pelle. Serve un po di stacco per poi recuperare. Il rischio altissimo è di diventare malati irrecuperabili.
Gentile Robertson, mi dispiace per lei. La ricordavo frizzante, tranciante, ma non così manicheo, così prevenuto. Come se si potesse giocare bene solo in un modo. Per esempio, la scorsa stagione a Udine – pur in un altro contesto tattico – la Juventus disputò una grande partita di possesso. E glielo scrive uno che 1) Allegri nell’estate del 2014 non l’avrebbe preso; 2) che dall’ultimo Natale (in poi) la Juventus di Allegri è scomparsa; 3) che dopo cinque anni pure io avrei provato un’altra strada, opposta. E dunque, non Inzaghino o Pochettino ma uno fra Guardiola, Sarri o Gasperini.
Certo, meglio giocare nella metà campo avversaria che non nella propria. Certo. A patto, gentile Robertson, di non farne l’assoluto o peggio ancora: l’unicum. Ha presente il lancio di Lovren per Origi nell’ultimo derby di Liverpool? Campo letteralmente squartato in due. Bellissimo. Calcio moderno, anche sul piano estetico. Per essere con Sarri, non è obbligatorio essere contro Allegri in tutto o per tutto. O viceversa. Dalla gestione alla creazione non c’è solo un sentimento di condanna, di ripulsa, c’è uno studio, ci sono errori e progressi. In base al suo ragionamento scrivere che il Cancelo di Amsterdam dipinse uno splendido passaggio per Cristiano (sul gol) ma fece una vaccata clamorosa sul pareggio sarebbe da cerchiobottista? Suvvia.
Scritto da Alemichel il 15 dicembre 2019 alle ore 18:27
Questione di gusti alemichel. Io ho trovato strepitosa, meglio di una punizione di Michel, un commento del beck, rivolto ad altro frequentatore, di pochi minuti dopo. Ma per consapevolezza del ruolo mio, di Beck e dell’altro frequentatore di questo posto, che considero mio pari, agli occhi del Beck, mi son ben guardato di applaudire a scena aperta. La classe non è acqua.
Beccantini
Non le rispondo perche so di poter essere sgradevole. Ed evito. Lo faccia anche lei. Giusto per non sprecare inchiostro o bit, dico. Non per altro. Io non ne sprecherò più. È inutile.
Rabiot appena sufficiente, ma il ragazzo ha fisico, buon piede ed è giovane. Qualcosa di buono Sarri ne tirerà fuori. Al momento sembra un po’ spaesato.
Sarri “Abbiamo aggredito benissimo la partita, 60 minuti di altissimo livello. Il tridente? In questo momento loro tre stanno bene, di fronte c’era una squadra che cerca poco il palleggio, quindi la problematica difensiva era quella di andare sulle palle perse. Ho pensato che oggi ce li potevamo permettere. Appena gli avversari hanno cominciato a palleggiare di più abbiamo sofferto. È una soluzione straordinaria, che possiamo permetterci in certe partite”
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E questa mi piace. Conoscere le spiegazioni di chi opera certe scelte dovrebbe essere il primo passo per poi commentarle. E mi piace perchè significa tener conto delle caratteristiche dell’avversario.
Non ho ancora letto elogi al Pipita.
È diventato (anche) un regista d’attacco coi fiocchi.
Assist e cambi di gioco no-look, sempre più frequenti.
Grandissimo calciatore.
Scritto da mike70 il 15 dicembre 2019 alle ore 18:17
Appena fatto! ::)))
Se vogliamo spaccare il capello, servirebbe un centrocampo di grande qualità /quantità nelle mezze ali, oltre che un cambio davanti. Insomma, servirebbe, anzi serviva un progetto, in estate però, non ora. Esempio, un terzino sx alla Cuadrado per poter sfruttare al massimo Cr7 che da sx si accentra.
Capitolo Rabiot, a dx rasenta la sufficienza, ha un piede solo, e quello che ha fatto vedere fino a ora non vale mezzo Marchisio.
Gentile Riccardo Ric, ci sono le vedove allegre (la maggioranza, in Clinica) e le vedove Allegri, lei è una di queste.
Scritto da Roberto Beccantini il 15 dicembre 2019 alle ore 17:50
Questa è classe pura come un tiro a girò di Omarino.
Lclap clap clap