Un paziente, il gentile Causio, mi chiede due righe sulla scelta di Pirlo. L’avevo definita, in chiusura di «Manicomio (senza trattino)», l’analisi pubblicata ieri, sabato, «un azzardo che va oltre la scommessa di Sarri. Molto oltre. Forse troppo». Appunti, spunti e punti in ordine sparso.
1) C’entra il bilancio, naturalmente.
2) C’entra Cristiano, altrettanto naturalmente: anche se, fino al Lione, il «patteggiamento tattico» di Sarri era stato preso, se non proprio a modello, quanto meno a discarico (perfino dal sottoscritto). Dicono che sia stato Paratici (complimenti) a convincere «C’era Guevara» a volare dal Marziano per chiedergli se se la sarebbe sentita di giocare centravanti. Cierre gli rispose come Bartleby, lo scrivano di Herman Melville: «Preferirei di no».
3) Da quando Marotta ha lasciato Torino, due esoneri in due anni. E sempre dopo campionati vittoriosi. Pura coincidenza?
4) I Sacchi, i Sarri sono stati giocatori normali, normalissimi. Per questo hanno cercato nella dottrina l’anormalità del messaggio. Pirlo, all’opposto, è stato giocatore anormale e per questo, immagino, cercherà nella normalità il messaggio della dottrina. Lui così silenzioso, così tenebroso.
5) Se la rosa non viene rinfrescata, temo che saranno cavoli amari anche per Sua Geometria, la cui gavetta è pari a zero.
6) D’improvviso, Agnelli si è zamparinizzato. Se cacci due tecnici nel giro di due estati – due tecnici che, soprattutto, esprimono filosofie opposte, la gestione e la visione – qualcosa non va. Nella squadra o nella testa (sua, di Andrea). Anche perché il terzo, Pirlo, non dovrà che diventarne una forzata sintesi.
7) A maggior ragione, con scelte così trancianti, così chirurgiche, è Agnelli stesso a rivelare che gli scudetti sono tutt’altro che «imprese», e che la Champions non è più né un sogno né un obiettivo. E’ un’ossessione.
8) Siamo di fronte a una mossa-scossa che riporta al centro del villaggio la chiesa dei «giocatoristi» e allontana in periferia il culto degli «allenatoristi».
9) Giampaolo al Milan, Sarri alla Juventus. All’alba della missione, tutti maestri e una nuvola di riverenze. Al crepuscolo, trombati entrambi e solo parenti stretti. Però.
10) Berlino, 6 giugno 2015, finale di Champions (3-1 per il Barcellona). Centrocampo della Juventus: Marchisio, Pirlo, Pogba, Vidal. 7 agosto 2020, ritorno degli ottavi di Champions (2-1 contro il Lione, bye bye). Centrocampo della Juventus: Bentancur, Pjanic, Rabiot. Con gli stessi dirigenti, più o meno. Ve le do io le lavagne.
Leoncini.
In quale zona di Torino abitavi?
x Alessandro, se vivessi ancora a Torino con molta probabilità lo avrei incontrato pure io..Ma quando ero lì Andrea era piccolino e chi comandava era il nonno ed il papà ..Non sono, comunque, uno che va a cercare “autografi” o cose del genere…leo
Leoncini.
Io Andrea Agnelli l’ho pure visto, due anni fa, qui a Torino nel dehor di un bar in via della Rocca, dietro piazza Vittorio. Era seduto da solo e stava smanettando col telefono.
Guarda, io qua dentro sono ospite della bontà di Beccantini.Tra l’altro lo conosco personalmente…Non conoscere Commisso da parte tua è grave! Non mi dire che non tifi per la “viola”…non posso crederci!..neanche io conosco Andrea Agnelli. Ne ho solo sentito parlare! Mi parlavi della bocca di quel lupo! Poverino! è morto…ma tu non guardi il “televideo”? e se non guardi il televideo che cosa guardi?
Se ti crea problemi che Beccantini faccia i saluti a Firenze rifattela con lui, e poi non conosco Comisso, se vuoi incontralo e salutarlo dovresti informarti su quando arriva in città .Non posso aiutarti, mi dispiace, in bocca al lupo per il tuo futuro
Si adesso esonereremo 1 allenatore l’anno o addirittura 2(dovessimo uscire ai gironi))!L’unica cosa certa è che tiferò contro la mia squadra finché non casca Andrea Agnelli!!
Scritto da Lovre51 il 9 agosto 2020 alle ore 15:21
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Classico esempio di “vero” tifoso juventino…..
Se ti beccano per strada gli juventini di pescara ti fanno il culo….
Scusa Bilbao…per curiosità ..metti che AA vada via chi vorresti al suo posto? leo
Rimane la terrificante figura da improvvisati cioccolatai fornita da Andrea Agnelli e dal resto della dirigenza.
Si vede che a frequentare troppo Dentimarci si contrae il virus dell stupidità , ma si potrebbe pure provare con un esorcismo sul presidente, del tipo…”Cellino, esci da questo corpo!”
Vabbè, ormai è andata. I migliori auguri al Maestro (e a noi) sperando non venga bruciato dall’irrefrenabile isterismo di AA:
Conoscendolo come giocatore, come il suo predecessore, fonderà il suo gioco sulla tecnica e sul posseso palla (ancora auguri, con le nutrie che tuttora popolano la Continassa) e, come dice lui, sull’occupazione degli spazi, e sarà meraviglioso vedere come riuscirà a far muovere il culo a metà squadra (l’altra metè, quella giovane + CR7, lo farà senza dubbio)-
Va da sè che è, come lo era Sarri, nelle mani della dirigenza e della sua capacità di rinnovare decisamente la rosa.
E quindi, come degli indaisti qualunque (ma, piccola diferenza, da Campioni d’Italia ancora una volta) tendiamo l’orecchio verso radio-mercato ed incrociamo le dita. O come direbbero gli indaisti, i diti.
Hai visto…a volte sei meno “cattivo” e così piaci di più al mondo dei “gobbi” che tanta simpatia ti fanno…Ma tu non dimenticarti di salutare la tua splendida città ! Ti scrive così il Primario? Se sì ho imparato bene…faccio progressi..posso chiederti di fare un caro saluto al vostro Commisso? Al riguardo posso affermarti che Andrea e Lapo non sono cugini di quel presidente..è un peccato?
Va bene, alla fine sei un bravo ragazzo, un po’ gobbo, però bravo