Nel giorno in cui, dopo nove anni di «regno», l’Inter le strappa lo scudetto, la Juventus salva la pelle alla lotteria di Cristiano. L’Udinese di Gotti stava meritatamente vincendo – di fisico, di cuore, di assoluta normalità – mentre Madama sembrava una Maria Antonietta scarmigliata e in fuga da sé stessa, non solo da Versailles. Le mancava di prendere gol da punizione battuta lestamente, come negli oratori di una volta, quando il più furbo calciava la palla fra la sottanona del prete bonario. Da De Paul a Molina, tutti un po’ così e Szczesny un po’ cosa.
Era il solito incipit dei soliti giocatori della solita Juventus del solito Pirlo, ormai nudi alla meta e non più in grado di trasformare il quarto posto in un forziere. Cristiano ha un’età per cui avrebbe bisogno di una squadra, e la Juventus una squadra che avrebbe bisogno del Cristiano giovane: troppo lontani, gli estremi, per toccarsi. L’area vuota (fino, almeno, all’ingresso di Morata), il carattere ancora di più e, come gioco, la caricatura del City guardiolesco: palla rigorosamente orizzontale e implacabilmente lenta e/o indietro. Con Dybala lontano dagli occhi e del cuore (dell’azione), con Cuadrado raddoppiato e, dunque, emarginato.
Ma perché, allora, Udinese uno Juventus due? Perché alla lotteria di Cristiano, d’improvviso, sono usciti due biglietti: il primo, su rigore per braccio largo di De Paul in barriera (De Paul, fin lì sultaneggiante); il secondo, di testa, su cross di Rabiot (cambio azzeccato, ma sì), complice uno Scuffet distratto, o comunque sorpreso.
E così Madama resta aggrappata alla tenda della zona Champions. Domenica, il Milan allo Stadium: ennesimo spareggio. Immagino, se non rientra Chiesa, la ressa attorno alla tombola di Cierre. Tirare subito i dadi di Kulusevski e Morata, no?
DinoZoff
Non l’ho relegato io sulla fascia per tre quarti di campionato eh.
Scritto da Massimo Franzo’ il 4 maggio 2021 alle ore 07:27
Ricordiamoci sempre la fotta commessa con Thierry Henry nel 1999…acquistato ventunenne a caro prezzo dal Monaco e svenduto l’estate dopo all’Arsenal…uno dei POCHISSIMI errori commessi da Luciano Moggi in ciò sciaguratamente ispirato da Ancelotti…pensate averlo goduto noi, insieme alla nazionale francese, quel giocatore li’…con ciò non dico che Kulu valga sicuramente Henry ( magari…) ma liquidarlo così dopo una stagione in cui NON ha avuto un allenatore che lo abbia fatto crescere ( ne ha avuto piuttosto uno che gli ha confuso notevolmente le idee…) direi che non è proprio il caso..
Anche Foden e Sterling alla stessa età andavano svezzati?
Oggi a 20-21 anni se sei un predestinato, un campione di calibro medio alto, non hai bisogno di essere svezzato.
Lo svezzamento lo fanno le mamme ai pupi di 6-8 mesi.
Kulusewski non ha una collocazione, buona tecnica, ma è marcabilissimo specie se relegato sulla fascia con un buon raddoppio.
Di giocatori così in europa ce ne sono diversi, e spendere tutti quei soldi per metterlo in panchina fa riflettere molto.
Concordo su kulu massimo,non capire che questo ragazzo ha numeri particolari è come chiedersi cos’ha vinto guardiola da giocatore.il ragazzo a Parma aveva messo a segno dieci gol e nove assit al suo primo anno in serie A.
Texas al primo anno di Juve ha già segnato 5 gol giocando con scarsa continuità e cambiando sempre ruolo in una squadra senza la minima identità di gioco.
Diamo un allenatore a questi ragazzi e ne riparliamo.
Texas ha fatto vedere buone cose ma anche molto casino, poi ha avuto sto guaio all’anca che si é portato dietro per mesi. Come tanti altri, difficile da giudicare quest’anno, va rivisto con un allenatore… non con un gestore di gabbioni.
Quelli come Kulu vanno svezzati. Hanno bisogno di gente che capisca dove vanno messi. Come Mazzone, che spostò Pirlo da trequartista a play, confermato poi da Ancelotti. Anche questo ė lavoro del mister. Dire che Kulu non abbia colpi da campionissimo mi fa sorgere dubbi su chi lo sostiene.
Kulusewski, molta sregolatezza , poco genio.
Basta vedere la postura durante la corsa, trascina i piedi.
Non è un esterno, non è un centrocampista, non è un rifinitore, non è una punta.
Uno dei vari acquisti ad minchiam di Paratici, senza pensare in quale progetto di gioco potesse essere inserito.
Acquistato tanto per comprar, Fabietto è cascato nel bluff di Marotta che aveva fatto finta di interessarsene all’acquisto tanto da far lievitare il prezzo.
Per ora la vera delusione della stagione.
KULUSEVSKI 4.5
L’uomo (ragazzino) che maggiormente ha pagato l’assenza di una vera guida tecnica.
Da pagellibus . Mi trova totalmente d’accordo
I nostri centrocampisti possono ottimi comprimari ma non sono giocatori che fanno il centrocampo. Benta è un ottimo mediano recuperatore di palloni capace di coprire ampie zone di campo. Ha anche un discreto tocco di palla, ma non mettiamolo a fare gioco e poi lamentarci perché sbaglia troppi passaggi. Non è il suo ruolo. Rabiot ha buona fisicità , sa stare ordinatamente in campo, ha anche una buona corsa, ma non è il giocatore che detta i tempi, che fa il passaggio smarcante ai compagni. Tex è un incursore, giocatore più tecnico che fisico. In un centrocampo a tre può fare la sua parte, ma non comanderà mai la squadra. Degli altri due inutile parlare visto quanto hanno giocato. De paul sarebbe un upgrade rispetto ai nostri comprimari, ma sempre comprimario. Il giocatore migliore in circolazione in Italia, fisicamente e tecnicamente è milinkovic savic. Era da prendere tre anni fa. Poi due anni fa. Poi lo scorso anno. Magari lo prenderemo quando lotrito lo avrà spremuto abbastanza ed avrà 29-30 anni. Ma il mondo è pieno di centrocampisti bravi, alcuni poco conosciuti. Prima o poi ne azzeccheremo qualcuno come fatto in passato con vidal ed in parte con tex. Due giocatori in 10 anni, ma c’è speranza.
Comunque per il mercato c’è tutto il tempo…abbiamo quattro partite siamo sgonfi come una ruota bucata, speriamo…