Come al luna park. «Venghino, venghino». Inter e Atalanta l’una contro l’altra armate. E affamate, un po’ montagne russe un po’ tiro a segno. Con il Var, novello Nazareno, a trasformare l’acqua in vino (un mani-comio di Demiral, non colto, in rigore) e il vino in acqua (un gol, il 3-2 di Piccoli, in corner, perché la palla giocata da Handanovic era già uscita). Decisioni corrette.
Due a due, dunque. Migliori in campo, per acclamazione, Malinovskyi e Barella. L’ucraino: la rete dell’1-1, splendida, un gran palo, il tiro che Toloi ha raccolto da un amletico Handa e tradotto nel sorpasso. Il sardo: l’assist per il lampo di Lau-Toro e un sacco di altre cose.
Subito i campioni a tavoletta, poi la reazione e il palleggio della Dea, quindi azioni di qua e azioni di là. Inzaghino e Gasp si sono menati a tutta birra. Sarà un caso, ma l’Atalanta ha cominciato a flettere dopo l’uscita di Malinovskyi, per quanto Ilicic e Piccoli non abbiano lesinato energie. Il tap-in di Dzeko consegnava l’ordalia a un epilogo degno della trama. Sembrava una sentenza, il penalty affidato a Dimarco (coraggioso, sì, ma perché proprio a lui, fresco di panchina?). La traversa ridava fiducia ai bergamaschi: capita spesso, quando dalle lamiere di un frontale esci, miracolosamente, senza graffi.
L’Inter molto timbra (già 20 gol) e molto incassa (già 7): sembra la Dea della scapigliatura. La scorsa stagione, a San Siro, vinse 1-0, ma tirò di meno e «catenacciò» di più. L’Atalanta, dalle partenze lente, mi è parsa in forte ripresa. Più che le fasce, il risultato l’hanno orientato i duelli di centrocampo, là dove, Brozovic e c. faticavano a contenere Malinovskyi. Il lavoro sporco di Zapata, l’altalena di Martinez e Dzeko; e fra i portieri, meglio Musso: le squadre erano acrobati in bilico su un cornicione, sempre sul punto di cadere ma, alla fine, in piedi.
« Al mio segnale, scatenate il catenaccio »
Sostituzioni aggressive. Facciamo le prove per mercoledì di come si resiste all’assedio
Giochi a centrocampo nella Juventus? Fai filtro e recupera palloni, E non sbagliare i passaggi please. I mezzi giocatori non ci interessano, perlomeno se titolari. E che sia nazionale, frega il giusto (cioè meno di ZERO)
Ecco il minestraro ha fatto il suo adorato “cambio difensivo”!!!
Chiellini per Chiesa…?
Io invece avrei piacere di vedere un mio centrocampista non sbagliare mai tocchi facilissimi, caratteristica questa dei brocchi dai piedi quadri.
Questione di punti di vista…
Qui molto bravo Kulu.
Dài adesso!
Soprattutto perchè c’è gente che cammina.
Invece si cagare il cazzo a Benta guardare i palloni che recupera ed il lavoro di contenimento.
In una squadra servono anche e soprattutto giocatori di quel tipo.
M’importa sega se sbaglia qualche passaggio in verticale, tutto sommato.
65 mo vinciamo 3 a 1…
Qualche sostituzione?