Fra l’Atalanta sfacciata che cerca d’inventarsi prudente e la Juventus prudente che vuole farsi sfacciata, non poteva finire che così: 1-1. Come a Napoli. Mi sono divertito (abbastanza). Al Gasp mancavano, fra gli altri, Zapata e Ilicic. Ha azzeccato i cambi: Malinovskyi, soprattutto. Uomo di sinistro. Sua la punizione spacca-Szczesny. Zero punte, con l’uscita di Muriel: il centravanti era lo spazio (o Koopmeiners, chapeau).
Allegri, in compenso, sfoderava il tridente. La sua Juventus si è presa i venti minuti d’avvio, la prima mezz’ora della ripresa e gli sgoccioli fatali. Non poco, non abbastanza. Ha avuto le sue occasioni, le ha sprecate o gliele hanno parate. Deve ancora battere una Grande, e sono già sette: cinque pari e due sconfitte. Non può essere una banale coincidenza. Studiate. Scavate.
Dalla traversa di Hateboer (84’) alla capocciata di Danilo (92’) c’è tutto il calcio. La Dea, arrabbiata e zavorrata dalla sindrome casalinga, ha lottato con il coltello fra i denti. Ha corso i suoi rischi, ne ha procurati, due volte De Ligt ha murato Boga: Bergamo si aspetta, da lui, i dribbling del Papu. E’ stata una partita di gran nerbo, dai ribaltoni salgariani. Demiral, Djimsiti e Toloi hanno ringhiato addosso a chiunque si affacciasse in cortile, fosse anche Vlahovic. Il serbo ha portato un po’ di profondità e di peso in area. Non mi sono dispiaciuti né Morata sherpa né Dybala trottola. Non ho capito i cambi di Max, ma da tutto quel gran rabelot è uscito il pari.
L’Atalanta, anche «questa», è un orologio. La Juventus non ancora. E credetemi: per provarci, ci ha provato. Sarri vinse 3-1 con tre tiri. Certo, l’occasione era unica. E con qualcun altro in panca, brontolano in corsia, ci avrebbe provato di più o meglio. Resta la classifica, il quarto posto appeso al recupero della Dea. Di scudetto, parlai solo ad agosto, testimone Cristiano.
Non ci vuole un patentino per capire. Vero. Serve altro….
Non ci vuole un patentino per capire quando la squadra ha un’idea di calcio e quando manca di organizzazione. Si vede, si nota subito. Così come si nota subito quando un giocatore rende meglio in una zona di campo rispetto ad un’altra. Sono tutte cose che saltano all’occhio, se hai guardato abbastanza partite.
Poi una cosa è parlarne una cosa è capirci qualcosa :-)
Maurizio de Giovanni, scrittore: “Il grande successo del calcio è che è di tutti e quindi tutti possono parlarne, analizzare le partite e dire la propria. Gli addetti ai lavori fanno un autogol grave quando rivendicano l’esclusiva: i tifosi vedono, capiscono e possono commentare e rappresentano l’alimento del mondo del calcio. Si può parlare pure di tattica, anche perché il calciomercato è alimentato anche da questo e proprio chi non è stato negli spogliatoi di una squadra di calcio può parlare di calcio perché chi ha fatto il calciatore è portato ad analizzare ciò che vede in relazione al suo tempo, a quello che ha vissuto”.
Come detto più volte, in questa clinica c’è una epidemia di Dunning – Kruger.
Per i casi più gravi possiamo parlare di vera psicopatia…
https://blog.ebruni.it/blog/2018/11/effetto-dunning-con-humor.html
Com’era la storiella del pilota d’aereo e del passeggero che “l’ha letto su …”?
poi sta cos adi non poter fare obiezioni se non si ha la stessa esperienza, se non si è colleghi o simili, etc… mi sembra un po’ la paraculaggine di chi si sente arrivato o è pigro (chi sei tu per dire questo?). certo, fare il mister da tastiera è una cazzata rispetto a esserlo sul serio, ma a volte anche un cazzone ignorante fa osservazioni o ha idee lumgimiranti, per cui basta valutare scientemente le cose dette…
e magari un klingon arrivato a trovarci e voglioso di dilettarsi di calcio, dopo aver visto sei mesi di questa juve condividerebbe alcune delle stesse obiezioni fatte qui dentro xD
scusami lovre, ma se non si può contestare ad un allenatore chi schiera e come schiera o che atteggiamento chiede, cosa dpai dovrebbe contestargli? di scaccolarsi o mettersi la tuta?
Vedo che Giorgio(Dindondan)ha buone nozioni come allenatore.Presumo abbia allenato in qualche serie(minore o maggiore).Io da tifoso non mi permetto di giudicare uno che allena da una quindicina d’anni,oltre ad essere stato un ottimo calciatore.Lo posso contestare ma non dirgli come schierare i calciatori che allena.