E adesso? Chi di voi corre a chiedere scusa ad Allegri, la cui Juventus – senza più Cristiano e senza ancora Vlahovic – si arrese, in casa, al Sassuolo «solo» al 95’ e per giunta su un contropiede (ripeto: su un contropiede)? Il Milan di Pioli cedette di schianto: 1-3 a San Siro. L’Inter vi ha perso 0-2: sempre al Meazza.
Battute a parte. Da Di Francesco a De Zerbi e a Dionisi, la premiata sartoria Sassuolo segue un filone preciso: la via del ricamo, del palleggio. La squadra è leggera, studia e si applica. Perde spesso, gioca sempre. D’accordo, Consigli ha parato tutto (ma qualcosa pure Handa). Sin dall’inizio, però, le «sartine» hanno preso in mano l’uncinetto e non hanno più smesso. Andasse come andasse. Penso a Traoré, dribbling e testa alta, a Maxime Lopez, a Berardi (un assist e una traversa), a Raspadori, dieci fluttuante e autore del primo gol, a Scamacca, che ha firmato il raddoppio. Ai terzini, a tutti. Al mister.
La Champions pesa: i campioni avevano nelle gambe il piombo del Liverpool. Piombo rovente. E comunque: fra Milan, Napoli e Sassuolo un punto in tre partite. Impatto molle, ritmi da intervallo di Manchester City-Tottenham, Lau-Toro non segna più, Alexis Sanchez, leone in gabbia, è diventato la gabbia. Troppo timido, Dimarco vice Bastoni. E Barella vice Brozovic ha sottratto fionda e sassi alla fascia destra, almeno per un tempo. Perisic aveva le polveri bagnate. Inzaghino è corso ai ripari, ma dai rinforzi ha avuto poco: Dzeko si è mangiato un paio di gol, Dumfries trovava nuvole talmente ingolfate che gli impedivano di volare. L’Inter non poteva non scuotersi. Agli avversari, in compenso, si offrivano praterie che avrebbero legittimato ben altra mira (ah, se Berardi fosse anche un po’ di «destro»).
Il Milan veniva dal pareggiaccio dell’Arechi, contro una Salernitana rianimata da Nicola, fior di artigiano. Un Diavolo mai così mansueto, così grigio. Il contro-sorpasso sembrava questione di ore. Invece no: Milan 56, Inter 54 (e un Bologna in meno), Napoli 53. Domani: Cagliari-Napoli. L’Inter resta la mia favorita, ma ha esaurito i bonus.
veramente il 100 per cento, per formazione iniziale….
Tra le mezze frasette preconfezionate, buone solo per gli ottusangoli tifosotti da bar, il cazzaro strapagato ci ha detto sostanzialmente che stasera si (non)giocherà per lo 0-0.
chissà se stasera Allegri mi toglierà la curiosità di vedere Arthur e Locatelli assieme….
Scritto da Riccardo Ric il 22 febbraio 2022 alle ore 12:56
Sta domanda te la fai da mesi, e puntualmente il 90% delle volte il tuo cazzaro strapagato preferito (corregionale) e bischero delle interviste ai reggimicrofono, toh, non li schiera mai insieme.
OTTUSANGOLO
chissà se stasera Allegri mi toglierà la curiosità di vedere Arthur e Locatelli assieme….
molte cose, FRA CUI, qualcosa di psicopatico….
Dietro all’eccesso di avversione nei confronti di Allegri ci sono molte cose. Non aver più voglia di vedere partite orribili giocate non per situazioni contingenti ma perché frutto della mentalità giurassica del minestraro. C’è la voglia di vedere una Juventus, se non vincente, che prova a vincerle sempre, cercando di prendere a calci nel culo l”avversario senza necessariamente sperare nell’episodio favorevole. Invece no, sempre sbobba. A prescindere.
Facci un favore:
suicidati, coglione
Scritto da andreas moeller il 22 febbraio 2022 alle ore 09:08
poi c’è ancora chi si chiede perchè la chiamo porcilaia-.—
Tutto ed il contrario di tutto.
Trademark.
Scritto da Alex drastico il 22 febbraio 2022 alle ore 10:20
veramente ho solo, sintetizzando al massimo, descritto l’andamento di una partita. Se poi, in quella partita, c’è stato il tutto ed il contrario di tutto, come nel calcio capita, mica è colpa mia…..
Dimenticavo: maledetto Minestraro, lui e chi lo ha messo lì danneggiando la Juventus. Devo scriverlo tutti i giorni. Ordine del mio terapeuta.
Scritto da Logan il 22 febbraio 2022 alle ore 10:15
qui invece confermi una mia tesi. Che dietro all’eccesso di avversione nei confronti di Allegri c’è qualcosa di psicopatico….
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Esatto, a volte. A volte. Quindi, eccezione che conferma la regola. Con questo post di fatto dai ragione a chi predica l’importanza dell’organizzazione di gioco sui giocatori stessi. Però non te ne sei accorto.
Scritto da Logan il 22 febbraio 2022 alle ore 10:12
mi sta bene, se è la tua lettura. Poi bisognerebbe intendersi cosa si intende per organizzazione di gioco, ma diventa troppo lunga.