Altra categoria. E alta, soprattutto. Altissima. Da Champions. City-Real finisce 4-3 tra applausi bipartisan, com’è giusto che sia dopo un romanzo del genere, emozionante fino all’ultima riga. City più tuoni, Real più lampi. Il risultato è, oggettivamente, bugiardo: un 7-3 avrebbe meglio rispecchiato la trama, e le trame. Ma il calcio non è algoritmo, almeno sull’erba. Per fortuna.
Bravo Pep, bravo Carletto. Invece della luna, lo sciocco fisserà il dito che la indica: fuor di metafora, le fotte difensive. Che ci sono state, per carità – penso alla pollaggine di Alaba su Gabriel Jesus e al mani-comio di Laporte – senza però rigare il coraggio e la qualità del «fatturato» tecnico.
Di tutto, di più. Il centravanti è lo spazio: De Bruyne che detta il lancio a Mahrez (che dribbling, che rasoiate). Il centravanti è il centravanti: Benzema, su cross di Mendy, d’anticipo su Zinchenko. Le riserve che incidono: Fernandinho, «terzino» d’emergenza, che ruba palla a Vinicius e scodella la parabola per il crapino di Foden. La fantasia al potere: Vinicius che, un attimo dopo, pianta Fernandinho con una finta da orgasmo e va via alla Verstappen. Il tuttocampismo di Bernardo Silva: colto in flagranza di pressing e capace di un sinistro memorabile. La freddezza del killer: veniva da due rigori ciccati, Karim the dream, cucchiaio a Ederson e arrivederci al Bernabeu.
Unica traccia di italianismo: il giallo al Pep smoccolante per una rimessa laterale. Al City mancavano Cançelo e Walker, al Real Casemiro. La torta l’ha servita la squadra di casa, tra il legno di Mahrez e non meno di due o tre «barbe» al palo. I blancos di Ancelotti, e un po’ meno di Modric, si sono buttati sulle fette che, nella calca del buffet, riuscivano ad afferrare. Poche, ma buone. Altri avrebbero perso «anche» la testa: loro, solo la partita.
E che partita. Il mio borsino: Real 40% City 60%.
Senza contare le altre 3 finali in 5 anni fra il 2003 e il 2007, con altre 2 CL vinte (e inglesi Man Ud e Liverpool, c’erano…)
Pensa che quando il Milan perse la finale 2005 a Istanbul aveva comunque ridicolizzato il Liverpool
3-0 + gol annullato, + palo + salvataggio sulla linea…
fino a quegli strani 6 miinuti
Questo quando il Milan era… il Milan.
Dal 2008 l’oblio.
Giovanni
Lascia stare il Milan del Berlusca…
Inarrivabile per ciascuna squadra i quell’epoca.
Dal1989 al 1995 non solo 3 CL vinte, ma 5 finali su 6 partecipazioni. E dopo il 1990 le inglesi c’erano.
Unica mancata finale nel 1991 l’anno dei riflettori di Marsiglia.
E l’anno dopo fu escluso dalle coppe anche il Milan.
Ma di che parli???
Giovanni,3 anni per le squadre inglesi e 5 per il Liverpool.
ma quindi mi state dicendo che ho sbagliato ieri a non vedere la partita, per guardarmi 3 puntate della serie “Winning Time” sulla storia dei Los Angeles Lakers???
Ieri sera una bela partita ma, sia chiaro, nessuna emozione.
Ma perché ai tifosi della Pro Allegrese rode tanto il culo con Pep? Che gli ha fatto? Non la capisco questa cosa. Gli rode il culo a mille.
È vero che de gustibus non disputandum est
Però mi chiedo: ma se non vi è piaciuta la partita di ieri sera, siete proprio sicuri che vi piace il calcio?
Ecco appunto.
Senza menzionare i 5 anni senza squadre inglesi che arrivavano da 8 vittorie di fila con tre squadre diverse.
Scritto da Alex drastico il 27 aprile 2022 alle ore 13:34
Dobbiamo poi considerare un fattore MOLTO importante: dopo la tragedia del Heysel le squadre inglesi, allora dominanti, furono squalificate da TUTTE le Coppe Europee per ben 5 edizioni cioè dal 1985-1986 fino al 1989-1990 , il solo Liverpool anche per la stagione 1990-1991…in tal modo il Liverpool manco’ 3 partecipazioni alla Coppa dei Campioni, l’Everton 2 e l’Arsenal 1…evento, questo, non del tutto estraneo al fatto che in quegli stessi anni la Coppa dei Campioni sia stata vinta da squadre quali lo Steaua Bucarest, la Stella Rossa , il Porto il PSV Eindhoven e 2 volte il Milan del Berlusca…