Il bello è che la Juventus aveva pure vinto. Sì, la pessima Juventus del primo tempo, sotto di due gol e a rimorchio di una Salernitana che le aveva concesso la miseria dei petardi iniziali. Sul 2-2 che sembrava già un mezzo miracolo, la partita diventava un mare in burrasca, dal quale Milik ricavava la scialuppa del sorpasso. Marcenaro convalidava, ma Banti, al Var, lo convocava d’urgenza. Spuntava un Bonucci in fuorigioco, che però non toccava la palla (pur saltando) né disturbava il portiere. L’arbitro annullava. Boh. Sull’offside siamo ormai al di là del bene e del male. Ci dicesse Rocchi, una buona volta, come comportarsi.
Tornando alla cronaca nuda e cruda, i nervi saltavano come tappi di champagne: espulso Milik per spogliarello, cacciati Cuadrado, Fazio e Allegri per alterchi e moccoli assortiti. Lo stadio, che già presentava vuoti allarmanti, si vedeva sfilare persino il contentino della vittoria. E dal momento che è l’unica cosa che conta, vi lascio immaginare il rancore. Contro il mondo.
Punto e a capo. Per quanto sia possibile, cerco di parlare della partita, cominciando dalla Juventus. Per metà gara né bellina né bruttina (lasciamo perdere vincente). Un disastro. Era reduce dalle «bollicine» di Parigi, le coppe lasciano sempre qualcosa, per carità , e gli infortuni pure. Ma c’è un limite a tutto, e Allegri lo sa. Anche Elkann, forse. Il solito quarto d’ora di popolarità , con due tiri di Miretti rintuzzati da Sepe, e poi, al primo starnuto (del «solito» Cuadrado), tutti giù per terra. Mazzocchi in versione Hakimi pescava sul palo opposto Candreva. Per la verità , erano due: c’era anche Dia. Che, detto fra di noi, ha fatto che quello che avrebbe dovuto fare Pogba. Sarà lui, agli sgoccioli del primo tempo, ad armare la pistola di Piatek. Il braccino largo di Bremer determinava, via Var, un penalty che il polacco trasformava spiazzando Perin.
In alto i calici per Nicola, allenatore operaio e guerriero. Giocavano, i suoi, con la testa e con il cuore. Accerchiavano Vlahovic, gli unici morsi di un branco disperso; presidiavano le fasce, là dove Kostic sembrava un’ombra. Fazio, Maggiore e Coulibaly lottavano come leoni, Paredes si smarriva nei vicoli, il centrocampo juventino era un castello di sabbia (e di rabbia). Le alternative sono labili, ma perché Kean e non Milik subito resta un mistero.
Il contratto blinda Allegri: solo quello, ormai. E mercoledì arriva il Benfica, l’avversario per il quale aveva barattato persino il Parco. La ripresa deve tutto agli episodi e a quel finale lì, incasinatissimo. Il gol di Bremer, su cross di Kostic, sembrava aver ringalluzzito Madama, almeno un po’, e almeno per un po’. Piano piano, viceversa, la Salernitana ne riprendeva il controllo, salvo perderlo quando la palla la lavorava Vlahovic e, soprattutto, quando Vilhena toccava Alex Sandro in area. Sul dischetto si presentava il capitano, Bonucci, e non il serbo: mah. Sepe ne murava il primo tiro, non il secondo. Fagioli aveva sostituto Miretti, che avrebbe bisogno di una guida; Soulé aveva rimpiazzato McKennie. Gioventù allo sbaraglio.
Direte che il risultato avrebbe cambiato molto. Di sicuro, anche il destino di una Salernitana che non meritava di perdere, sempre dentro alla trama: con le sue risorse, con i suoi limiti. Ma questa è un’altra storia. Rimane il marmo di una Juventus che Allegri proprio non riesce a scolpire. Perché magari non è marmo di primissima scelta, ma non solo.
Esatto Ezio. Hanno detto che sono 4 anni che tirano linee ad cazzum e gli altri ci credono.
Scritto da Superciuk il 12 settembre 2022 alle ore 19:06
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Hai capito superciuk ( e spero che li abbiano capito in molti( perché è grave quello che è accaduto ieri sera?
E da quanto tempo accade ad insaputa di società e tifosi che investono denaro o che vengono spennati da televisioni, abbonamento stadio, trasferte e via dicendo?
Preferisco dover affrontare l’errore umano dell’ arbitro, così come devo accettare l’ errore di un centravanti, piuttosto che questo schifo di calcio virtuale inventato che non ha niente a che fare con il calcio del campo che è quello che vive e vede l’arbitro come essere umano.
Vade retro var.
Per Enrico il batterista,dove l’hai trovato quel post?Mi spiace solo di non averlo scritto io..Quel signore è il tifoso come lo intendo io(Vero).Se le vittorie si giudicassero con l’estetica il Manchester UTD dovrebbe vergognarsi come un ladro per la CDC 98/99.Bayern dominatore assoluto dell’incontro e pure sfortunato..
Pensate in quante partite potrebbe essere successo quel che è successo ieri, senza che le tv se ne siano accorte?
Non su candreva ma sul difensore che toglieva la maglia di bonucci
Ma la cosa divertente è che sil goal di acerbi dell’anno scorso, i pagliacci han tirato la riga sull’ultimo diocatore di movimento non accorgendosi che non c’era il portiere
mi pongo una domanda, ma senza immagine di Candreva, come hanno fatto a tirare la riga ???
[12/9, 19:18] Ezio Maccalli: Ottimo cumunicato dell’AIA non avevamo le immagini quindi abbiamo chiarito.
[12/9, 19:20] Ezio Maccalli: Cioè hanno chiarito che il VAR non è in grado di valutare OGGETTIVAMENTE se un goal è regolare o meno perchè non sono capaci di garantire che le immagini sulle quali decide siano sufficienti per fornire un quadro PRECISO E VERITIERO di quanto accade sul campo.
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/12-09-2022/juve-salernitana-gol-annullato-milik-var-non-aveva-immagine-candreva-450152137076.shtml
Come si suol dire, la toppa peggio del buco … ma il silenzio non era meglio?
https://twitter.com/ridtherock/status/1569349792869801985?s=46&t=0cr7u_4Zs2DJYkKI76ytSg
Lette le motivazioni degli arbitri. Errare è umano, ma qui non si dice che si è sbagliato ma peggio. Si dice che il Var non funziona perché non ha tutti gli elementi per giudicare. Al di là che non avendo tutti gli elementi ieri sera non doveva giudicare, ma qui si dice che sono quattro anni che prendono per i fondelli le società calcio ed i tifosi.