A San Siro c’è partita per un tempo. Un’azione, una sola: gran parata di Provedel su Giroud e a ruota, nel marasma, palo rocambolesco di Reijnders. Alla ripresa, solo Diavolo. Doppio assist di Leao, reti di Pulisic e Okafor. Pioli, il secchione distratto che aveva perso gli ultimi cinque derby, torna in cattedra. Ha calibrato il turnover, ha allargato la rosa, si è ripreso il Milan (ma sì). Sarri, lui, brancola nel buio. La Lazio è immobile, e Immobile – riserva, addirittura – non più la Lazio. Cose che capitano. Alla distanza, è crollato il centrocampo, compreso l’ordinato e ordinario Rovella, si sono spenti Felipe Anderson e Zaccagni. Da Castellanos, il vice Ciro, notizie vaghe. E’ un Milan ventre a terra, che assorbe l’uscita di Loftus-Cheek con la nonchalance dello sprinter che sa di aver scavato metri fra sé e gli altri. Per «C’era Guevara», quarta sconfitta: conoscendo Lotitus, auguri.
** Lecce-Napoli 0-4. A leggere alcuni siti, mi ero spaventato: Garcia già alla sbarra, Osimhen furibondo per un video, lo spogliatoio in subbuglio. Poi: 4-1 all’Udinese, 4-0 a Lecce. Per carità, squadre non certo equiparabili al Real di martedì, ma insomma. Ostigard, Osimhen, Gaetano e Politano: gli ultimi tre, dalla panca. Se il nigeriano continua a «distribuire» rigori (a Zielinski, a Politano), Kvara (che palla, la palla al Totem) e Anguissa mi sembrano in netta ripresa. Specialmente il georgiano. Verrebbe da dire: non tutte le «sparatorie» vengono per nuocere, do you remember la Lazio del ‘74? E allora, calma. Si sapeva che sostituire Spalletti non sarebbe stata una gita. Il violinista ci sta provando.
** Salernitana-Inter 0-4. Poker di Lautaro: tre di destro (su inviti della ditta Thuram-Barella e su rigore procurato del francese), uno di sinistro (da un’idea di Carlos Augusto). Era entrato al 55’, con Mkhitaryan. Le rotazioni pre-Champions – dal rivedibile Klaassen al fumoso Sanchez – avevano prodotto un discreto inizio, ma anche turbolenze varie. Da qui l’esigenza di una scossa. C’è chi può e chi no. Beato Inzaghino. Paulo Sousa, già privo di Candreva, non poteva. Nove gol, Martinez. Bigiotteria domestica, per carità. Ma nove in sette gare.
Scritto da bilbao77 il 1 ottobre 2023 alle ore 12
Ma il prenderlo comunque derivo’ da una valutazione tecnica sbagliata. Due finali champions, cosa ci manca per vincerla? Il fuoriclasse assoluto e prendono Cr7. Vinci lo scudetto, mi riferisco all ultima stagione di Allegri uno, ma in champions vieni sbattuto fuori dai ragazzotti dell Ajax. Allora cosa ci manca? Squadra fortissima, fuoriclasse assoluto li abbiamo. Claro, manca il gioco propositivo organizzato offensivo mandato a memori ecc ecc.E prendono Sarri. Mentre invece era già una squadra non più fortissima, e Cardiff lo aveva evidenziato, alla quale cr7 copriva tante magagne e carenze. Difatti, come il livello si alzava, vedi Champions, uscivi da squadre di secondo piano. Con Allegri, con Sarri, con Pirlo
Le sue sgroppate sulla fascia, caratterizzate da grande accelerazione e progressione che lo rendevano praticamente imprendibile per gli avversari, hanno contraddistinto la grandissima carriera di Gianluca Zambrotta. L’ex calciatore di Juventus e Milan, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi, realizzò anni fa una sua autobiografia intitolata “Una vita da terzino”, dove ha raccontato alcuni particolari del suo rapporto con Massimiliano Allegri nel Milan. Un rapporto incrinatosi durante la stagione 2012/13 per via di alcune tensioni all’interno dello spogliatoio, soprattutto tra Ibrahimovic e il tecnico toscano. Ecco un estratto delle sue parole:
“Ho avuto problemi con Allegri al secondo anno, quando abbiamo perso lo scudetto per una gestione sbagliata dello spogliatoio. Devi avere tutti i giocatori che remano nella tua parte per vincere, Allegri invece in una gara decisiva disse chiaramente che se avesse avuto solo 14 calciatori sarebbe stato lo stesso. Allora mi sono guardato in faccia con Ibrahimovic per dire: ma questo che sta dicendo? In quell’occasione abbiamo perso lo scudetto. Con l’Arsenal, dopo aver perso 3-0, Allegri ci fece comunque i complimenti, non è stata una grande mossa. Ibrahimovic si arrabbiò e quasi vennero alle mani nello spogliatoio”
Zambrotta ha poi parlato dell’addio di Antonini al Milan, calciatore non gradito ad Allegri: “Venne costretto a chiedere la cessione la scorsa estate (al Genoa, ndr) dopo che Allegri lo aveva praticamente isolato nel corso degli allenamenti estivi. In un Milan che ha all’interno del suo gruppo sempre meno giocatori che sanno cosa voglia dire appartenere alla maglia rossonera, uno come Antonini, che ha pianto quando ha dovuto lasciare il Milan, forse avrebbe fatto comodo e non solo come uomo spogliatoio”
E’ certamente un grande attaccante lautaro, oggi per me il miglior giocatore della serie A.
Ma un bravo convinto soprattutto ai tecnici argentini che per averlo sottratto a quello che è probabilmente è il suo sport d’elezione,. Sarebbe stato il degno emulo di klaus dibiasi e greg louganis. Li è ancora più bravo, ma rendeva meno economicamente e c’è da capirlo. Bravo pure nei placcaggi oltretutto, ma li sa sa, i pumas hanno tradizione.
Scritto da bilbao77 il 1 ottobre 2023 alle ore 12:48
Lautaro sii o mi Martinez!
Striscia la calvizie… brutto sciacallo che urina su persone scomparse, come puntualmente e ampiamente documentato dal carteggio del verme nelle settimane susseguenti la tragedia.
Il Maestro Sarri non andava preso…FORSE.
Ma una volta preso ed una volta che aveva vinto in una stagone complicatissima, a fanculo ci doveva andare il Monociglio e non lui. Come peraltro poi, grazie a Dio, accaduto.
E poi il piacere di vedere 4 estintori in culo a quel casamonica indaista che piscia sulla tomba del figlio di un suo molto presunto amico, ripagano l’intera annata.
PS: la goduria di vedere il Monociglio nel guano non è assolutamente un endorsement a favore di John Giuda Elkann che già si era dimostrato tale nel 2006.
Tuttavia PURTROPPO il padrone del vapore è lui.
Ho appena visto le highlights delle partite di ieri.
Sì vabbè Lautuffaro bla bla…ma son buoni (quasi) tutti a fare dei gol coi difensori salernitani che manco ti guardano. Eccheccacchio!
Io di solito sono severo con Lorenzo Musetti, nel senso che sono molto esigente dati i mezzi innanzitutto tecnici ma anche fisici di cui è dotato Lorenzo, motivo per il quale ho considerato inammissibili diverse sconfitte che quest’anno Lorenzo ha accusato contro giocatori di classifica assai inferiore…poi gli hostess chiesto di avere più personalità quando gsi trova a giocare contro un Top Ten…tutto ciò premesso oggi non misento di rimproverare in granché a Lorenzo…Alcaraz ha giocato al suo miglior livello, e quando Carlitos gioca al suo miglior livello è semplicemente MOSTRUOSO, giusto Djokovic, e non sempre, può tenergli testa, il 6-2 6-2 finale può apparire impietoso, ma chi ha visto la partita si è potuto rendere conto che oggi contro Carlitis c’era ben poco da fare
eh… si inzaghi si che è un allenatore….. vuoi mettere? mette l’unico veramente buono che ha davanti e quello gli fa 4 goal in mezzora. mica è da tutti….. vedremo se ne ricaverà ancora solo supercazzole….
Ho seguito Musetti Alcaraz. Niente da fare, due pianeti lontani tra loro. Musetti nemmeno ha giocato male, molti games sono stati lottati punto a punto, ma poi L ha spuntata quasi sempre lo spagnolo. Se Alcaraz continua così dopo che Djokovic si sarà ritirato sarà re incontrastato del circuito