Corti musi di Champions. Per l’Inter, l’1-0 di Praga è il quarto, dopo Young Boys, Arsenal e Lipsia. La svolta, subito: ping-pong da una fascia all’altra, traversone di Bastoni e «schiacciata» di destro di Lautaro, da posizione molto defilata, con il portiere sorpreso sul suo palo. Il capitano: cinque pere nelle ultime sette. Però. Rientrava dal letargo, lo Sparta: ha corso, limitato i danni, costretto Sommer a un paio di parate. Amen.
Gli ottavi diretti sono, così, a un passo. Inzaghino, il turnover lo ha effettuato durante, non all’inizio. Pilota automatico e turbolenze domate di puro mestiere. Se mai, il torto di non aver chiuso la partita quando avrebbe potuto e dovuto. Non palle-gol clamorose, ma l’idea che a ogni transizione potesse succedere qualcosa. Sette partite, una rete al passivo: quella di Leverkusen. «Honni soit qui mal y pense». E la giarrettiera non c’entra.
Uno a zero anche Milan-Girona. Da Fonseca a Conceiçao il trasloco (tattico) è in atto, e la mobilia (metaforica) non facile da imballare e trasportare. Traduzione: palla al piede, fior di occasioni (specialmente nel primo tempo: pugni di Gazzaniga, sgorbio di Theo, legno di Musah). Palla agli altri: i canonici triboli legati a equilibri precari e mascherati da tre paratone di Maignan, l’oratore dello Stadium.
E comunque, quinta vittoria di fila. Dalla stagione up and down di Leao è uscito l’up: gran filtrante di Bennacer, dribbling, ri-dribbling e sinistro tornito e tonante. Nella ripresa, spagnoli palleggianti e assedianti, ma Dovbyk è a Roma e Savinho al City. Avevo perso di vista van de Beek, scuola Ajax: rieccolo. Il Diavolo ha i playoff garantiti e la via maestra, chissà .
P.S. Un pensiero a Luca Beatrice, uomo di cultura che ebbi il piacere di conoscere e apprezzare. Da lassù dia una mano a chi sa.
per altro: allegri, l’ho scritto e riscritto, non l’avrei mai ripreso, e ancor meno con quella follia di contratto che gli è stata garantita. detto questo ho criticato la mediocrità delle passate stagioni esattamente come critico quella attuale, in attesa di veder gli auspicati miglioramenti, dei quali dubito fortemente, perchè mi pare di vedere la parabola man utd…..
in ogni caso, a differenza di altri, non offendo nessun dirigente o giocatore della Juventus, al massimo faccio dell’ironia…. che è la differenza, l’ironia e il vilipendio, che passano tra l’intelligenza e il suo contrario.
se domani la Juve vincerà sarà un giorno meraviglioso, se pareggerà sarà un giorno neutro, (ma considerando la partita un pari andrebbe bene) se perderà sarà un giorno nefasto, in chiave Juventus. Conta solo la prossima partita.
Scritto da Luca G. il 24 gennaio 2025 alle ore 14:40
nervosetto per essere uno che vive giorni meravigliosi…..
https://www.tuttojuve.com/il-punto/dalle-plusvalenze-all-inchiesta-doppia-curva-fino-alle-squadre-tutelate-dal-calendario-vi-spieghiamo-il-funzionamento-della-bar-condicio-719210
…tutti fatti risaputi, ma ogni tanto serve rispolverarli, per evidenziare che se è vero che competitivamente al momento facciamo pena, da tempo sono altri a fare schifo
L’asino ragliante a vanvera e il cagnolino scodinzolante, che credono di ruggire. Questo è veramente triste.
Non è triste
E folkloristico
Sto scemo pensa pure di essere intelligente ed e’la cosa piu divertente in assoluto.
La piu triste invece è che a sessantanni deve far finta di essere un altro perché si vergogna di se stesso.
E’ cosi’ prevedibile e scontata, questa Narrazione. Quasi non c’è gusto. Quasi.
TAAAAC!!!! E rido (cit.) pure.
Axl Rose fa finta di non capire. Ma capisce bene
A lui gli sembra di essere svelto
Ma parte il calcio il resto lo capisce bene