Non meritava di perdere, il Como. Né, a maggior ragione, la Juventus di vincere. Eppure: 1-2. Come? Due botte di Kolo (Muani). Al 34’: di corsa, di fisico, di tiro (gran destro). All’89’: su rigore, dopo che Butez, in uscita, aveva travolto Gatti. In mezzo, le idee di Fabregas. Per un’ora, almeno, sino a quando – come capita spesso – la squadra ha cominciato a flettere.
Cinque gol in tre partite, lo scarto del Paris. Attorno, Vlahovic fisso in panca e il deserto. Tranne Di Gregorio, autore di quattro parate (notevoli la prima e la terza, su Nico Paz; normali la seconda, su Da Cunha, e la quarta, su Strefezza). Dal momento che un mani-comio di Gatti, spalla a spalla con Dubickas, aveva agitato il loggione (ma non il Var, strano) e, agli sgoccioli degli sgoccioli, Dossena aveva scheggiato la traversa, bé, ci siamo capiti.
Il pareggio del Como risale al 45’15″: Flopmeiners si lasciava sfilare la palla da Cutrone, invece di rinviarla, e dal cross «nasceva» la zuccata di Assane Diao, classe 2005, un giovanotto da tenere d’occhio (come il Nico del lago). E Thiago? Schierava, per la seconda volta, la stessa formazione, quasi un Gronchi rosa, ma sembrava che fossero arrivati tutti ieri, sia il capo sia i dipendenti. Una montagna di errori tecnici, un atteggiamento da provinciale piccola, il tiro come sterco del diavolo. E quell’anima, così vagante da sfuggire alla cronaca, figuriamoci alla storia. Tra chi inizia e chi entra non si sa più cosa pensare. C’era Veiga, ha debuttato Kelly: in attesa di Kalulu, altro, e altri, il convento non passa. Ma dal momento che, in generale, è in atto il recupero dei titolari, gli alibi calano.
Due vittorie di fila non crepitavano da novembre (Udinese, Toro). Si sapeva che il Como sarebbe stato un osso duro. Si sperava che la Juventus tornasse quella di Bergamo. Non si può avere tutto, evidentemente.
ah Giovanni, sul cammino delle italiane in coppa ok….e stasera chi dobbiamo sperare vinca?
Nicolussi non era nella scarna lista dei miei incedibili, però le poche volte che l’ho visto giocare mi ha sempre trasmesso ottime sensazioni, tipologia di centrocampista centrale che piace a me, testa alta, giocate di prima, visione veloce ed immediata del passaggio da effettuare, ottimo senso della posizione per ostruire le linee di passaggio avversario, (non certo a livello di Khedira, ma vabbè) e nessuna paura di entrare in tackle. Ed anzi, i bibliotecari di questo spazio di eccellente, ecc tennistica, oltre che i biografi, ancorchè non ufficiali, dei miei commenti qua dentro, troveranno miei scritti rammaricati per lo scarso impiego passata stagione, per far giocare Loca pure da stremato e comunque con compiti non nelle sue corde. Nella rosa ci poteva stare.
Scritto da Giovanni il 10 febbraio 2025 alle ore 15:12
mica sarà la prima volta che la volontà del calciatore fa cambiare all’ultimo minuto una trattativa già imbastita. Che il potere contrattuale dei calciatori e relativi procuratori, padri o meno che siano, sia esorbitante al punto da diventare “quasi ricattatorio” (cit. Manna su Kwara) è risaputo. E per la Juve nessun danno, prestito gratuito era, prestito gratuito rimase. (semmai un surplus, se ti metti in evidenza alla Roma, pure part time, acquisisci più valore che sei mesi al Frosinone). Tutte le altre tue considerazioni sono valide, a patto di aver ben individuato, o anche solo intuito, cosa potrà diventare quel giovane calciatore o no, dal punto di vista tenniho e quindi anche economico. Se Hujsen resterà a livello Bournemouth o poco più, operazione azzeccata, se come io temo a giugno passerà ad una big per una 50ina di milioni, sei stato fesso.
Così come Veiga e Kelly che senza infortuni altrui non sarebbero mai arrivati.
Salvagente appunto.
Li hai presi perché costretto e comunque Bremer e Cabal hanno rispettivamente 27 e 24 anni quindi prima di fare acquisti definitivi a cifre proibitive,trovo giusto aspettarli per vedere come tornano.
Al netto che la formula di acquisto per Kelly continua a sembrarmi l’unica scelta insensata a priori fatta da Giuntoli negli ultimi due mercati.
Nicolussi anche a me piaceva e piace molto per il tipo di giocatore, gambe forti, battuta lunga e corta, tiro. Poi ci sono i livelli, evidentemente, appunto, per lo staff lo reputano un buon giocatore di serie A punto. Alla stessa età locatelli aveva fatto infinitamente di più e non mi sembra venga oggi dipinto come un crack.
Continuare a scriver che Huijsen non è’adatto al gioco di Motta e’da incompetenti.
Le caratteristiche tecniche del giocatore sono perfette per iniziare l’azione dal basso che e’uno dei mantra di Motta e della scuola in cui si e’formato.
Oltretutto se non si hanno prove in merito al pensiero di Motta continuare a ripetere una ipotesi idiota non ha nessun senso.
Per adesso lo ha spiegato bene Luca Gallarate.non si fossero rotti Bremer e Cabalda noi Huijsen il campo lo avrebbe visto nella prox era geologica.
Scritto da Alex drastico il 10 febbraio 2025 alle ore 13:22
Cosi come Veiga e Kelly. Trattasi di salvagente.
Huijsen difficile dire, con quelle movenze e quel fisico avrebbe bisogno di un bremer (forse due) ai fianchi. Se fossi una grande squadra che lo affrontasse lo cercherei in attacco con una punta del tipo Kolo o Kean, potente e veloce, e li fatico a pensare che Huysen possa fare nulla, perchè per fare il centrale moderno appare troppo lento. Poi èer carità magari cambia, ma non credo. Tecnicametne che sia bravo è poco ma sicuro.
Nicolussi caviglia.
Reduce da vari infortuni,aveva già dimostrato che la Juve gli stava stretta e nei prestiti a Parma e Salerno non aveva fatto vedere granché.
Al sud Tirolo andò meglio ma si parla di serie B.
Adesso sta facendo un buon campionato in una squadra praticamente già retrocessa.
Il livello a 24 anni e’quello.
Kalulu aveva già fatto il centrale al Milan con grandi risultati nell’anno dello scudetto e questo me lo ha confermato un milanista(incazzato per la sua cessione)qualche giorno fa.
Giuntoli con i soldi di Huijsen ha preso Kalulu.altro calibro altra affidabilità e si,anche altra duttilità.
Huijsen sa giocare il pallone,fuori di dubbio.ve detto anche e’lento e parecchio macchinoso,quindi se da una parte poteva funzionare per iniziare l’azione non sappiamo se andava bene anche per difendere alto.
Io credo che acquisti e cessioni siano state concertate tra ds e mister poi,vista la situazione contingente,che il mister potesse mettere veti a cessioni…mmm.
Quindi:”se vuoi Kalulu dobbiamo sacrificare Huijsen”.
Motta in Conf stampa parlò di suoi incedibili che poi sono stati ceduti ugualmente.chi fossero non lo sapremo mai.
Scritto da Riccardo Ric il 10 febbraio 2025 alle ore 14:50
Certo Ric , come no, anche se la società si è impegnata da tempo con Frosinone, comunicandotelo, dove giocherai da titolare , e tu e il padre un bel giorno andate da Giuntoli e gli dite , uso qui il dialetto romanesco “sai che nova c’è?! Noi al Frosinone non ci andiamo, noi vogliamo andare alla Roma del nostro “amico” Mou…” poi, come detto, fai i 5 mesi di prestito alla Roma tra luci e ombre e torni alla Juve che ti deve prospettare quale impiego avrai nella stagione che va ad iniziare nonché un rinnovo al rialzo del contratto in essere, che se il buongiorno delle pretese di giocatore e padre procuratore si è visto in quel termini dal mattino…dopodiché dico tranquillamente che alla notizia della cessione di Huijsen non ho fatto certo i salti di gioia, le cessioni di Soule ,di Barranechea e di Iling Jr. mi hanno lasciato sostanzialmente indifferente , tanto più perché realizzate ad ottime cifre per noi, mentre quella di Dean mi è comunque dispiaciuta perché che il giocatore avesse dei “numeri” notevoli era comunque evidente , diciamo che posso capire le ragioni della società nel cederlo
Beh se sei destinato al Frosinone, ma poi ti vuole la Roma, che tu preferisca la Roma, lo trovo del tutto comprensibile.