Quando un allenatore debutta, diventiamo tutti detective alla caccia di un pelo, di una goccia di sangue, di un’impronta per poter risalire, al ritmo forsennato delle fiction americane, alla sua «mano». E dal momento che il debuttante era Andrea Pirlo, e il risultato è stato Juventus tre Sampdoria zero, vi lascio immaginare l’enfasi, i superlativi, i titoloni.
Calma. A Pirlo piace il recupero palla veloce: non sarà la scoperta dell’America, ma un’idea sì, lo è. Penso a Ramsey: sembrava una mezzala «normale», proprio lui, il fantasma dell’opera. Mastino dello Schalke, McKennie ringhiava sull’uscio di Rabiot, insospettabile padrone di casa. La difesa a tre e mezzo, con il ritorno di Chiellini, era una polizza psicologica: verranno avversari più tosti e allora tireremo le somme.
Bonucci, con un guerriero vicino, può dedicarsi al ruolo che più sente: il libero lanciatore. E i terzini? Le sliding doors di De Sciglio (rifiutato?) e Pellegrini (sacrificato?) hanno spinto Andrea a sguinzagliare Frabotta: diligente, puntuale, ancorché un po’ «retro» (nel senso che la passava sempre indietro: non così in avvio di ripresa).
Detto che la Samp di Ranieri poco ha combinato sia con il saio del primo tempo (4-5-1) sia con la mini-gonna del secondo (Ramirez e Quagliarella), Kulusevski ha segnato alla Ronnie O’Sullivan, il mago dello snooker, Bonucci in mischia, fra sgorbi assortiti, e Cristiano di rasoio, dopo essersene mangiati non meno di tre (traversa compresa).
In assenza di Dybala e del centravanti, tutto è filato liscio perché ai rivali la Juventus non ha concesso che briciole. Difendeva di squadra e attaccava a sciami. Cuadrado stringeva spesso, Danilo presidiava i valichi. I maniaci già cercano le differenze con Sarri. Maniaci, appunto.
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NON SOLO INTERISTA, MA PROPRIO “ODIO VISCERALE”!
https://www.beckisback.it/2020/09/20/detective-scatenati/comment-page-53/#comments
Scritto da Roberto Beccantini il 24 settembre 2020 alle ore 11:15
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Buon giorno a lei, gentile Marco (marco pseudonimo). Uno scandalo, il caso Suarez.
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1)-…., la Juventus, ci fanno una pessima figura.
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2)-Quanto alla Juventus, bisogna rovesciare l’aforisma di Oscar Wilde: so resistere a tutto tranne che alle tentazioni.
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3)-Come lei sa, la squadra italiana di riferimento in Europa è il Milan, in patria viceversa è la Juventus.
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4)-…..da Torino hanno sfruttato una legge sbagliata, eccessiva, che permette ai ricchi di evitare gli ingorghi.
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5)-…..altro discorso, se poi hanno convinto la commissione al tarocco.
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6)-(4) Morata sia stata la quarta e ultima scelta.
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5)-Ha ragione, corruzione è parola forte, enorme.
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7)-Per adesso, siamo a livello di sudditanza psicologica
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Possibile che quando c’è qualcosa di torbido c’è sempre la Juve di mezzo?
Anche se…anche se..la juve non è indagata ecc…chiacchiere .
Ma quanta paura si ha a tirare in ballo la società torinese, nelle tv nei giornali.
Ma chi aveva interesse a far fare l’esame a Suarez?
Ambra per poi invitarlo a casa?
Chi ha organizzato il viaggio in aereo privato?
Nelle carte si parla di corruzione “per aver percepito o averne avuto promessa di denaro o altra utilità “ in riferimento agli indagati.
Non mi si venga a raccontare che l’hanno fatto solo per il prestigio dell’Università come ho sentito dire in una trasmissione sportiva che fa molti ascolti, ma che denota un ossequio nei confronti della Juventus imbarazzante.
La verità è una sola, li hanno presi con le mani nella marmellata, punto. Quello che mi meraviglia è che i dirigenti di una società così in visa abbiano potuto fare una cosa così supida, che resterà come macchia indelebile.
Credo che qualche testa a Torino salterà, non immediatamente, ma a tempo debito
Scritto da De pasquale il 24 settembre 2020 alle ore 13:17
https://www.beckisback.it/2020/09/20/detective-scatenati/comment-page-55/#comments
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Alle fisime tafazziane di Marco, curiosamente simili a quelle del Sig. Beck, rispondo copiando un estratto da Tuttosport, visto che vogliamo dare così tanto credito ai giornali.
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Fabio Paratici è coinvolto nella vicenda dell’esame truccato di Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia? Oggi alcuni giornali e alcuni siti hanno pubblicato la notizia che il suo nome verrebbe citato in alcune conversazioni, ma non risultano telefonate di Paratici stesso con qualcuno degli indagati (che nel caso sarebbero state registrate, visto che i vertici dell’Università erano tutti intercettati). E dalla Juventus escludono che possa aver contattato qualcuno degli indagati. Al momento c’è solo la ricostruzione di Maurizio Oliviero, rettore dell’altro Ateneo di Perugia, Università Statale (non indagato), e curiosamente quasi omonimo di Simone Olivieri, direttore generale dell’Università per Stranieri (e indagato). Oliviero spiega al Corriere della Sera di aver ricevuto una telefonata da un non meglio precisato membro «dello staff della Juventus» che gli chiede se nella sua Università sia possibile sostenere l’esame per ottenere la famosa certificazione B1 di italiano, necessaria a Luis Suarez per ottenere la cittadinanza. La risposta è no, ma Oliviero aggiunge: «Risposi che avrei interessato i colleghi dell’Università per gli Stranieri. Chiama la collega Giuliano Grego Bolli (rettrice e attualmente indagati, ndr) e parlai pure con Simone Olivieri. Ad entrambi spiegai quali erano le richieste e girai i contatti. Qualche giorno dopo l’esame sostenuto da Suarez sono stato contattato da Paratici che voleva dirmi che l’entourage del giocatore era rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e voleva ringraziarmi. Una telefonata di cortesia».
Scritto da bilbao77 il 24 settembre 2020 alle ore 12:39
https://www.beckisback.it/2020/09/20/detective-scatenati/comment-page-55/#comments
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Peccato che l’esame fosse una “farsa”, come l’hanno definito gli investigatori della Guardia di Finanza e la procura di Perugia. Investigatori e inquirenti hanno accertato che fosse tutto organizzato non solo grazie alle telefonate intercettate dei diretti interessati, la professoressa Stefania Spina, colei che ha ‘preparato’ Suarez con dei corsi on line, e Lorenzo Rocca, l’esaminatore che materialmente ha condotto la prova e responsabile del centro di valutazione linguistica dell’università.
Infatti esiste anche un file Pdf che gli investigatori hanno recuperato e che è del tutto identico nei contenuti a quanto poi chiesto durante l’esame. Quel file è stato inviato, secondo le indagini, dalla professoressa Spina prima a Suarez tramite ‘Teams’, ben prima che l’attaccante atterrasse mercoledì scorso a Perugia, poi a Rocca tramite mail.
Alla domanda “cosa c’era nel Pdf” è abbastanza semplice rispondere. Il file conteneva le stesse immagini che sono state mostrate al calciatore uruguayano durante l’esame: un cocomero e un supermercato. L’esame è poi proseguito con altre domande preconfezionate sulla sua professione. “Faccio il calciatore – ha risposto Suarez – e sono da 6 anni a Barcellona”.
Un miracolo, visto quanto lo stesso Rocca ha detto qualche giorno prima al rettore Giuliana Grego Bollii, nella telefonata intercetta dai finanzieri: “L’abbiamo instradato bene…il discorso è che sul verbale non ho problemi a metterci la firma, perché in commissione ci sono io e mi assumerò la responsabilità dell’attribuzione del punteggio. Il mio timore qual è, che poi tirando tirando, diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno due domande in italiano e la persona va in crisi. Quindi un po’ di preoccupazione ce l’ho, perché è una gatta da pelare, come si fa, si fa male”
Viaggio a Perugia. Prelevato ed accompagnato dai legali Juve. Nell’articolo di ieri si vede una foto di Suarez con la Turco ed un agente di PdS che escono dall’Universitá. LEGALI DELLA JUVE.
Non del Derthona.
Puo’ bastare,direi
Scritto da De pasquale il 25 settembre 2020 alle ore 11:36
https://www.beckisback.it/2020/09/20/detective-scatenati/comment-page-69/#comments
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Chi è Cherubini? Il braccio destro di Fabio Paratici, prima dirigente del settore giovanile, poi salito nell’organigramma juventino dopo l’uscita di Beppe Marotta, anche grazie alle spiccate capacità gestionali e la solida esperienza calcistica. Nella campagna acquista lavora al fianco di Paratici e il suo ingresso nella vicenda Suarez è legato al suo luogo di nascita. Orgoglioso cittadino di Foligno, Cherubini è umbro e, quando, può trascorre ancora il suo tempo in quelle (meravigliose) zone. E’ amico di Maurizio Oliviero, il rettore dell’Università Statale di Perugia, uno dei due atenei della città. Quindi, quando il consolato italiano di Barcellona dice all’entourage di Luis Suarez che l’esame per ottenere la certificazione di conoscenza dell’italiano B1 (indispensabile per ottenere la nazionalità) si può sostenere alle università di Perugia, Siena e Roma, Cherubini pensa di telefonare al suo amico Oliviero per chiedere informazioni. Si tratta di una telefonata non intercettata, perché Oliviero non è sotto indagine, ma è lo stesso Oliviero a ricostruirla per Tuttosport ed è pronto a ripetere le stesse cose ai magistrati.
«(Cherubini) Mi chiede se alla Statale c’è la possibilità di sostenere l’esame per la certificazione di conoscenza della lingua italiana: ha bisogno di questa informazione su richiesta dell’entourage di un giocatore. Io gli rispondo che si è confuso, che non è la Statale ad avere questi corsi, ma che posso metterlo in contatto con l’altra Università di Perugia. Chiamo la rettrice e poi Olivieri (direttore generale dell’Università per Stranieri, ndr), che conosco da anni, al quale dico che è una buona occasione per dare lustro alla città. E li metto in contatto».
Da lì in poi i contatti con l’Università per Stranieri di Perugia vengono tenuti per lo più dallo studio legale Chiusano e, in particolare, da Maria Turco che ha già ricostruito in modo dettagliato come abbia svolto un lavoro di tramite per l’entourage di Suarez e non abbia mai chiesto trattamenti di favore (anzi specifica di aver chiesto l’esatto contrario in una telefonata che dovrebbe esistere negli atti, ma la cui trascrizione non è stata ancora diffusa). Cherubini richiamerà l’amico Oliviero dopo l’esame per ringraziarlo di avergli passato i contatti dell’altra Università e, visto che si trova con Paratici, mette il cellulare in vivavoce e Paratici ringrazia Oliviero. «Lo scambio è durato esattamente sei secondi», ricostruisce lo stesso Oliviero: «Sei secondi di cortesia e formalità».
Non è dato sapere se Cherubini abbia contattato i vertici o i professori dell’università di Perugia per esercitare pressioni di qualsiasi tipo. Dalla Juventus lo escludono, così come lo escludono i legali che difendono la rettrice della stessa università (persona attualmente indagata): ovvio, sono ricostruzioni di parte, ma se ci sono stati contatti sono stati necessariamente registrati. I telefoni delle persone in questione erano intercettati e sono stati sequestrati computer, telefoni e account di posta elettronica: tutto alla ricerca della prova di una qualche corruzione. Al momento, infatti, è trapelato solo qualche stralcio di conversazione, frasi decontestualizzate (l’ormai iconica «non spiccica ‘na parola») che andrebbero inserite in un quadro più serio e organico.
Perché, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un comportamento che, per come è stato ricostruito fin qui, non costituisce nessun tipo di illegalità. Cherubini, così come l’ufficio legale, hanno chiesto informazioni, le hanno passate all’entourage di Suarez. Suarez che, tra la fine di agosto e i primi di settembre è, effettivamente, un obiettivo della Juventus, ma poi smette di esserlo tra il 7 e il 10 di settembre, quando lo stesso studio legale che aveva avviato l’iter burocratico per far sostenere l’esame a Suarez, ottiene informazioni più precise sulle tempistiche successive all’esame (solo un passaggio del processo per ottenere la cittadinanza italiana): sicuramente dopo il 5 ottobre, forse anche molto più in là. Niente da fare dunque: Suarez non si può tesserare in tempo per la Champions e il 10 settembre il giocatore viene avvisato che non potrà essere ingaggiato dalla Juventus. Suarez ringrazia per la chiarezza e la trasparenza, è ovviamente dispiaciuto (era stato lui a proporsi alla Juventus chiamando Nedved) e dice che, a quel punto, avrebbe comunque sostenuto l’esame per la cittadinanza, visto che stava seguendo il corso on line e che, anche in prospettiva futura, un passaporto comunitario gli avrebbe fatto comodo per altri trasferimenti.
E così Suarez sostiene l’esame che molte intercettazioni e alcune prove (come il pdf con le domande) sembrano appurare sia stato molto semplificato (i legali della rettrice e uno dei professori, tuttavia, sostengono di poter provare il contrario). Qualcuno della Juventus o per la Juventus ha chiesto questo? Ha offerto qualcosa in cambio? Ha esercitato la sua influenza per avere un esame più semplice? In questo momento non ci sono elementi per sostenerlo. Non c’è una prova e non c’è un’azione chiara e circostanziata svolta da un tesserato, condizione necessaria perché possa agire la giustizia sportiva che ha aperto un fascicolo. Non basta l’esame truccato (sempre venga provato che lo sia) di Suarez (giocatore tesserato per un’altra federazione e attualmente dell’Atletico Madrid) perché la Procura Federale possa agire: è necessaria una partecipazione attiva e rilevante sotto il profilo disciplinare di un tesserato o, al limite, di una persona che abbia agito per la Juventus. E’ chiaro a tutti che in questi giorni sia in atto una ricerca di questo elemento per provare che ci sia stata corruzione e che il corruttore sia qualcuno della Juventus.
Scritto da bilbao77 il 25 settembre 2020 alle ore 15:09
https://www.beckisback.it/2020/09/20/detective-scatenati/comment-page-73/#comments
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Mi sbagliavo. Alla fiorentina, oltre al bomber manca anche l’allenatore
Marco, sul centrocampo ti dò ragione, e quello dell’Inda se riuscissero a prendere Kanté diventerebbe un problema serio. Anno difficile da decifrare, ma intanto vediamo quest’ultima settimana di mercato se succede qualcosa. Noi abbiamo ringiovanito, l’Inda no. Abbiamo di nuovo cambiato l’allenatore, loro no. Non sottovaluterei il fatto che Lautaro voleva andare al Barcellona, alla lunga potrebbe, dico potrebbe, venir fuori lo scazzo.
Se non cedono Nainngolan,con Vidal e Barella puo’ essere un centro campo da battaglia